🇯🇵 Giappone in 15 giorni: l’itinerario perfetto per la prima volta!
Benvenuti a tutti o bentornati sul nostro canale. Questo è Vlog Pills, io sono Anna e lui è Gianluca. Visto il grande successo che abbiamo riscontrato nel video che abbiamo postato sull’itinerario dei 6 giorni di New York, in questo video vi presenteremo il nostro itinerario di 15 giorni in Giappone, ovviamente per chi lo visita per la prima volta. Esatto, perché è stata la primissima volta anche per noi. Non siamo dei grandissimi esperti. vi daremo solo le nostre impressioni e vi illustreremo un itinerario fattibile, appunto, se lo visitate per la prima volta. Quindi, giorno per giorno vi faremo vedere tutti le zone che abbiamo visitato, le città, le sorprese che abbiamo avuto, perché ne abbiamo avute tante e qualche consiglio per affrontare al meglio il vostro primo viaggio in Giappone, magari anche quali sono stati i nostri errori, cosa siamo andati a vedere che magari si può evitare, poi li va anche a gusti, eh, però certo che sì, ovviamente, però mi diremo anche questo. Quindi, pronti, allacciate le cinture perché si parte per il Giappone. Non dimenticatevi però prima di lasciare un like, un commento e di condividere questo video che per noi è importantissimo per creare nuovi contenuti e quindi partiamo. Abbiamo organizzato questo itinerario tenendo conto delle dimensioni del Giappone. Vederlo tutto in 15 giorni è impossibile, toglietevelo dalla testa. Che tristezza! Bisogna concentrarsi per zone e il nostro itinerario parte proprio da Tokyo ovviamente. Quindi primo giorno siamo arrivati in aeroporto a Tokyo. In aeroporto abbiamo fatto tutta una serie di operazioni che non vi stiamo a spiegare in questo video perché faremo un video dedicato dove vi spiegheremo la prima ora in Giappone, quindi l’arrivo in aeroporto, cosa fare, cosa non fare, i bagagli, eccetera. Quindi lì ci sarà tutto il lo specifico. Noi qua siamo un po’ più generici. Quindi arriviamo in aeroporto, tarda mattinata all’incirca. Si esce dall’aeroporto con i mezzi perché in Giappone si ci si muove con i mezzi, ci si porta verso l’hotel. Noi l’hotel che abbiamo scelto è stato un AP hotel che è una catena di hotel abbastanza famosa in Giappone nel quartiere famoso per il sumo. La la fermata era quella di Rio Goku, il quartiere era Ascusa, Asakusa. Ci siamo un attimo sistemati per evitare il jet leg perché eravamo comunque stanchissimi. Abbiam fatto un bel giro ad Akiavara, quartiere famoso per i nerd, per la tecnologia soprattutto. E poi ci sono anche gli anime, le action fig. Purtroppo, purtroppo è stato un duro colpo per noi quello dell’action figo. Vabbè, comunque per far passare la la fine del pomeriggio e la serata ci siamo fatti un giro nel quartiere, abbiamo visto un po’ di negozi, abbiamo mangiato lì perché comunque nel quartiere ci sono tutta una serie di palazzoni di grattacieli dove ci sono tutti dei negozi, centri commerciali, centri commerciali e ci sono anche settori dove ci sono i ristoranti e abbiamo mangiato un buonissimo rame. Il giorno du cosa abbiam fatto? Ci siamo svegliati all’APA, siamo scesi, siamo andati a fare la colazione in un combini. I combini sono questi supermerc mini market che supermercato, sono mini market sparsi in tutta la città e ci si compra la colazione lì e si mangia sul posto perché in giro non si può camminare mangiando. Giustissimo. Quindi prendiamo la linea ferroviaria, è la linea JK che è la Yamanote, quella che fa il giro in tondo di Tokyo, proprio una linea circolare. Si prende in un senso o nell’altra in base a dove bisogna andare. Noi siamo andati a visitare per prima cosa il santuario di Meigi, fondamentale per le grandi città, come vi abbiamo già detto, anche per New York, dividetela in quartieri, così in base ai giorni che avete a disposizione vi concentrate su un quartiere e non vi andate a disperdere in giro per il paese perché, credetemi, Tokyo è veramente veramente grande. Ma infatti il santuario Meiji è tra Shinjuku e Shibuya che erano i due quartieri che volevamo già visitare il secondo giorno. Certo. Quindi arrivati al tempio Meji, bellissimo, è un’area verde, è un santuario scintoista e come ha già detto Gianluca situato fra Shibuia e Shinjuku. Lo visitate, ci vorrà un’oretta più o meno. Sì, sì. Un’ora, un’ora e mezza. Tenete conto che voi passate dai palazzi simil mini New York per intenderci, passate da questi palazzi grattacieli a un bosco, una una foresta piena di alberi, natura, tutto silenzio, cioè sembra proprio di entrare in un altro in un altro mondo. Silenzio. All’ingresso di Maggi avete questi bellissimi tori. Dice, cosa sono tori? sono i portali che dividono il mondo delle dei vivi dagli spiriti e ti portano all’ingresso della zona sacra. Dopodiché all’interno ci sarà la zona di preghiera. Poi ci sono anche delle zone verdi dove ci sono dei giardini da visitare e dove c’è ad esempio il lago con i fiori di loto. C’è una parte dove ci sono tutti una coltivazione di fiori e poi eh c’è questa sorgente dove dovrebbe uscire l’acqua pura dove le persone si mettono in fila per andarla a toccare e purificarsi l’anima. Tissima, purissima, levissima. Certo, questo dovrebbe essere un po’ il riassunto da da becero che sono da diciamo da Sì, diciamo non proprio da da credenti, ecco, mettiamola così. Dopo aver visitato Megi G siamo andati verso il quartiere di Shibuya. A Shibuya ci sono due cose famose. Ovviamente Shibuya Crossing che tutti fanno, tutti è l’incrocio famosissimo dove tutti si fanno i selfie, il più instagrammato del mondo. Scena anche di Fast and Furious dove la macchina attraversa derapata tutta la folla. La scena è in verosimile e poi c’è la statua di Acico a Cibuia abbiamo visto anche un po’ tutto il quartiere che è la zona un po’ più viva dove ci sono un sacco di ristoranti, di negozi di gadget. Arrivati alle 3:30 del pomeriggio e stavamo morendo di fame, abbiamo trovato un ristorante di ramen, un riciban ramen molto famoso dove si mangia un ramen veramente spettacolare, classico locale con posti singoli, il divisorio, la tendina davanti per non avere a che fare con la cucina, molto riservato, dove normalmente vanno i salary a mangiare un piatto veloce, un ramen veloce per poi tornare a lavoro. Dopo aver mangiato il rame, ci siamo portati in un altro quartiere che, come abbiamo detto, era lì vicino, quello di Shinjuku, dove c’è il famosissimo monitor 3D con il micione bellissimo che fa tutta una serie di cose. È bello, bello da vedere. Si può ci si può passare tranquillamente, tanto è tutto lì nella zona. Sì. E poi c’è il Godzilla Street. Godzilla Street è una piccola via, alla fine non è che so chilometri di vie, sono piccolina, dove ti porta in questo palazzo dove c’è la statua di Godzilla. Dopodiché ci siamo portati perché era lì vicino il quartiere Tirolu Luci Rosse. Cabuchiccio. Cabiccio. Il Cabuchicio è sono questi viotto lì dove ci sono tutti i locali dove si può immaginare che cosa si fa. No, allora noi c un giro ce l’abbiamo fatto, devo dire, via. Nella via. Abbiamo fatto un giro nella via. Anche lì sono molto discreti. Ultima visita che abbiamo fatto della giornata è stata il centro commerciale Don Chiliote. Il centro commerciale Donighiote è una catena di centri commerciali che c’è in Giappone molto famosa, dove vendono dall’ago al missile qualsiasi cosa. E così si è conclusa la giornata 2. Giorno 3, ragazzi. Allora, il nostro giorno tre è stato il giorno del trasferimento. Ci siamo trasferiti dall’appel, siamo andati a un’altra catena di hotel che è Lenna che in teoria doveva essere una serie di hotel gestiti dai robot e invece c’è stato il checkin automatico che poi alla fine lo stesso checkin che abbiamo trovato come negli apotel, negli apotel erano uguali identici, se non che anziché esserci delle persone c’era delle proiezioni di un samurai, di un dinosauro e e di una canna di bambù che non c’entrava veramente niente. Bellissimo. Quello è stato il meraviglio. Io, guarda, veramente una cosa senza senso. Detto ciò, alla fine potevamo evitarcela. Ecco, mettiamocela così. Dai, vi consiglio di andare in un hotel gestito dai robot. No, eh purtroppo il giorno tre per noi è stato un giorno di pioggia perché noi comunque siamo andati, non l’abbiamo detto all’inizio, siamo andati nel periodo eh in teoria delle piogge. Poi in realtà non è stato propriamente il periodo delle piogge perché diciamo che si è spostato di 15 giorni, ecco, quindi qualche giorno ha piovuto, poi diciamo che nel complesso dei 15 giorni e non faceva neanche caldissimo. Abbiamo dovuto un attimo ridimensionare la nostra tabella di marcia e siamo andati nel quartiere di Bueno a visitare il distretto commerciale di Ameyo dove ci sono tutti i ristoranti, qualche negozio, è come un quartiere molto caratteristico. Peccato che non siamo riusciti a godercela a pieno perché pioveva veramente tanto quel giorno. Infatti ci siamo poi fermati in un ristorante che poi abbiamo scoperto dopo essere Unizakaya, giusto? Sì, Unizakaya, il classico ristorante bar dove alla sera si vanno a inciucare i giapponesi che escono da lavoro. Dopo questa piccola parentesi di pranzo, noi in Defessi, perché siamo dei pazzi squilibrati, abbiamo deciso di andare a visitare lo zoo di Bueno, innanzitutto per per vedere il panda. purtroppo sotto la pioggia, quindi diciamo è stato un po’ traumatico. Praticamente abbiamo concluso la terza giornata così perché non potevamo fare altro, era impossibile muoversi zuppi d’acqua e siamo andati in un combini, nel combini che c’è sotto l’enna e ci siamo presi la cena lì. Esatto. E così si conclude il terzo giorno. Sì. Bene, così arriviamo al giorno 4. Il giorno 4 è il giorno che ce ne andiamo da Tokyo. Questa destinazione nuova ci è stata consigliata da Chat GPT perché, come abbiamo detto all’inizio, non siamo grandi esperti del Giappone e quindi ci siamo fatti dare anche qualche consiglio dall’intelligenza artificiale. Abbi han chiesto un posto caratteristico non lontanissimo da Tokyo dove poter fare unesperienza tradizionale e possibilmente in un Ryokan. Questa destinazione è Acone, quindi praticamente Acone ha questa zona termale che è raggiungibile tramite una serie di mezzi. Ci sono queste cable car che portano fino quasi in cima, poi c’è la funivia che ti porta in cima alla zona termale. Eh, lì c’è un piccolo negozietto, ci sono souvenir, si vende una serie di cose e puoi fare tutto questo tour attraverso un pass che se andate a cercare su internet è acquistabile e vi dà la possibilità di pagare tutti i mezzi, eh di fare tutto il giro e infine c’è il lago. Perché Acone comunque ha un lago, lago Ashi, che è percorribile con questa bellissima nave, quindi si fa il giro del lago e dopodiché, dopo aver fatto questo bellissimo giro abbiamo preso le valigie che avevamo temporaneamente lasciato in un locker perché il Giappone è comodissimo anche per questo che potete lasciare le valigie in questi locker a pagamento ovviamente. Dopodiché, quindi, abbiamo ritirato le valigie, abbiamo preso il la cable car fino alla alla fermata che interessava a noi, ci siamo avvicinati verso il nostro Rio Can, molto bello. Era una casa privata della signora Migumi, eh, persona gentilissima, tra le altre cose, che ci ha dato la possibilità di avere uno chef privato per la sera che ci ha cucinato la carne di Wagyu in shabu shabu. Ciao ciao con tutte le verdure. Buono, veramente buono. È stata una bella esperienza perché avere comunque una persona, uno chef che ti cucina davanti ha sempre il suo perché. Poi in questo Ryokan tradizionale c’era anche la sorgente termale in casa. Veramente una un’esperienza unica. E qui abbiamo dormito e ci siamo preparati per il nuovo giorno. [Musica] Quindi giorno 5 abbiamo fatto il checkout e ci siamo spostati verso Kyoto che tutti gli hotel che abbiamo trovato erano abbastanza vicini alle stazioni principali o comunque a stazioni della metropolitana. Questo perché eh portarsi indietro i bagagli per la città non è mai il massimo ed è uno dei consigli principali che vi diamo, quindi se dovete prenotare degli hotel o anche case private eccetera, fatelo con cognizione. E poi nel primo pomeriggio siamo andati a visitare il tempio Toji che è un complesso di templi buddisti costeggiato con questa serie di templi e al centro c’è questa bellissima pagoda altissima. Molto bello, devo dire, caratteristico Kyoto rispetto a Tokyo è molto più tradizionale. E poi alla sera siamo andati nel quartiere di Gion. Il quartiere Gion è il quartiere famoso delle geisce, qui dove sono le geisce. E allora noi siamo andati sera tardi. Cosa buona perché non trovate la folla? Riuscite a vedere il tempio che c’è lì a Gion? Quartiere di Gion. Ovviamente essendo ci andati di sera, le grish non si vedevano. Ecco, diciamo che cè c’erano eh lungo la strada che tornavano a casa. Sì, quello sì, però non non ce n’erano così tante come si vede nei reil. Dove abbiamo mangiato? Abbiamo mangiato un buonissimo sushi, da una catena di sushi che si chiama sushiro. Buonissimo. Noi non abbiamo ancora questo metro di misura, per dire, spettacolare, però era un buon sushi. Comunque è una catena famosa per servire le sushi su a nastro. Ecco, e quindi si conclude il quinto giorno. [Musica] Il sesto giorno ci svegliamo a Kyoto e questa volta andiamo in direzione Fujiminari, il tempio delle volpi, famoso per i centinaia di tori che ci sono lungo la collina. Consiglio velocissimo per visitare il Fujiminari. C’è chi vi dice di andare prima dell’alba dove non ci sono turisti. Se ce la fate ben per voi. Vabbè, noi siamo andati tranquillamente, come tutti i turisti, dopo le 1000, abbiamo trovato un bel po’ di gente all’ingresso del Fujiminari, ma man mano che si saliva verso l’alto i turisti diminuivano. Quindi, se avete un attimo di pazienza e di coraggio a farla tutta fino in cima, sarete ripagati dal fatto di non trovare quasi più nessuno e di poter fare tutte le fotografie che volete, eh, perché comunque il percorso è impegnativo, ad un certo punto diventa tortuoso, però allenatevi, piuttosto, allenatevi, ragazzi, però fatelo. Ecco, tutto percorribile tranquillamente con delle scarpe normalissime. Eh, sono dei gradini in salita, un po’ ripidi in alcuni punti, ma fattibile. Ok, finito fugiminari, siamo scesi e abbiamo prenotato al momento, quindi abbiamo preso il telefono in mano, abbiamo prenotato un’esperienza al Museo dei Samurai dei Ninja, dove abbiamo fatto una bellissima esperienza con un maestro di spade che ci ha insegnato a utilizzare la katana. Chiaro, una lezione di un’ora, quindi non diventi un kill bill. No, sicuramente, però va bene, no? Diciamo che ti insegna i rudimenti. Primi rudimenti per poter utilizzare una katana senza farti male, posizionata nella maniera corretta, eccetera. Esperienza veramente bella da fare, cara. cara perché costa comunque più di €50 a persona. Dura un’oretta e poi eh vi portano a vedere il resto del museo dove vi illustrano qual era la discendenza del samurai, qual era la loro funzione, insomma. Cioè la storia del samurai nei secoli. Molto molto interessante. Finito il Museo Ninja Samurai, siamo andati a fare una serata tranquilla. Abbiamo deciso di per una volta di infilarci in un locale e siamo andati in questo locale internazionale, sì, però frequentato anche da local e si chiama Barcode. E sempre nella zona di Gon Anna ha fatto karaoke. Non io. Io me ne guardo bene. Io invece, vabbè, mi piace cantare, quindi ci siamo divertiti e abbiamo fatto la conoscenza di un ragazzo simpaticissimo, gentilissimo, che era seduto da solo a bersi birra, ha visto noi che eravamo lì tranquilli a cantare così, si è avvicinato per far due parole, parlava un inglese accettabile, anche perché noi parliamo un inglese are you ready? Are you ready? se ha portato delle radio, magari per il pubblico. E da cosa nasce cosa? Lui ci ha raccontato che era di e quindi poi l’abbiamo ritrovato ad Osak. Qui si conclude il giorno 6. [Musica] Il giorno 7 invece è stato il giorno della visita alla foresta di Bambù di Areshimiama e del Parco delle scimmie che è comunque lì vicino. Altro quartierino caratteristico, bellino da vedere. L’unica cosa, forse un po’ troppo frequentato dai turisti, la Rishiama a mio avviso, è stato sopravvalutato. Carino, sì, bello, sempre questa cosa spirituale, ma comunque me l’aspettavo molto più immersivo. È diventata molto zona proprio turisticona. Non non dava l’atmosfera corretta. Ecco, forse lì sì alle 6 del mattino sarebbe stata la scelta migliore. Sì, magari la scelta migliore. C’è un percorso da fare asfaltato. Molto molto molto turisti. Consiglio, siete lì, passateci, ci ci si mette mezz’ora ad attraversarlo, nemmeno. Sì, ma sì, quindi fatelo, ma non aspettatevi granché. Molto più interessante invece è stato il parco delle scimmie che non ci aspettavamo, nel senso che vai proprio in questa foresta e c’è un percorso da fare che costeggia praticamente questa collina e tu mano sali arrivare in cima e in cima trovi le scimmie. È un altro bel percorso impegnativo anche questo perché è molto in verticale e però dà soddisfazione perché le scimmie ti girano proprio intorno. Lì le scimmie sono libere, nessuno le tiene lì. Loro girano per tutta la montagna come e quando vogliono. Finito questo, siamo scesi, ci siamo fatti ancora un giretto lì nel quartiere e poi diretti verso l’hotel e così si conclude il giorno 7. [Musica] Allora ragazzi, siamo arrivati al giorno 8. Cerchiamo di essere un po’ più spediti e di andare avanti un po’ più velocemente perché sennò questo video durerebbe 2 ore e mezza, a parte gli scherzi. Vabbè, giorno 8, ce ne andiamo da Kyoto per andare nella nostra prossima tappa Osaka. Siamo arrivati all’Hotel Smile, un bellissimo hotel, devo dire, non male. Sì. E anche questo vicino alla stazione di Shinosaka. Quindi cosa abbiamo fatto? Dopo aver lasciato i bagagli all’hotel, abbiamo visitato il famosissimo mega iper super mega iper famoso quartiere Doton Bory. Quello famoso perché c’è l’iconica insegna della Glico. Eran tutti lì a farsi selfie con l’omino della Gico. Sì, non riesco ancora a spiegarmi perché è una pubblicità anche abbastanza banale, però tutti si fanno la fotografia lì davanti. A parte glico, il quartiere è molto bello, carino, caratteristico. Si sviluppa praticamente sul fiume, pieno di ristoranti, pieno di bar, pieno di negozi. Ti bello le luci, Babbo Natale, i sassi. Ma la cosa più bella i ristoranti perché hanno queste insegne 3D. L’abbiamo visitato che era quasi sera, il quartiere di Doton Bor bombarda di suoni, musica, luci e a un certo punto in alcuni locali non capite più niente. Non riuscite a capire dove vi trovate e probabilmente è fatto apposta anche per lo shopping compulsivo perché ti viene voglia di comprare qualcosa a tutti i costi, tutto ciò che ci si può aspettare dal turismo e quindi abbiamo terminato la nostra giornata nel quartiere. [Musica] Giorno 9 abbiamo deciso di fare una scampagnata. E dove potevamo andare se non al parco di Nara? Famosissimo anche questo parco per i cervi, i cervi sacri che per mangiare ti fanno l’inchino e tu gli dai il biscottino e loro sono tutti carini, teneri e coccolosi e ogni tanto cercano di darvi un morsettino nella chiappa. Sì. Quindi non sono proprio così teneri e coccolosi. Diciamo che sono talmente abituati ai turisti che gli danno da mangiare che quando vedono che ha i biscottini in mano e diventano delle furie cieche. L’importante è soprattutto tenere i biscotti nascosti bene in modo tale che non li vedano e alzare sempre le mani per far vedere che se hanno le mani vuote. Comunque a Nara ci sono dei tempi e uno dei tempi più famosi è quello del Buddha gigante. Bellissimo tempio. C’era anche un museo. Noi abbiamo fatto il biglietto per vedere sia il Buddha gigante che il museo. Volendo potete fare anche singolo, eh, quindi o solo il Buddha o solo il museo. E quindi si conclude il giorno 9. [Musica] Allora, il giorno 10 ce lo siamo fatti organizzare tutti dal nostro amico Azzu, quello che avevamo conosciuto al Caro di Chiopo. Noi volevamo andare al mercato del pesce e ci ha consigliato di non andare nel mercato dove vanno tutti, Kuromon Market, perché secondo lui, e noi qui alziamo le mani perché non lo conosciamo, secondo lui è un mercato un po’ fake e ci ha consigliato di andare in un altro mercato del pesce che è il Kizu Market, un po’ più spartano, più frequentato da local. Lì abbiamo acquistato il nostro buon sushi. Piccolo trick, guardate i prezzi, mano che passa il tempo i prezzi diminuiscono e quando si avvicina alla chiusura trovate il prezzo più basso. Allora, se non vado errato, dovrebbe chiudere a 11-1 e30 circa, quindi se volete fare un pranzo così alla veloce e volete mangiare robe buone, c sono c’è anche una zona ristoro dove ci sono le macchinette per prendere da bere e c’è un tavolo dove fermarsi un attimo a mangiare sushi fresco. Dopo questo step al mercato del pesce, visto che era una giornata di pioggia, c’era già andata di culo abbastanza in questi giorni. M Sì, sì. Alla fine abbiamo optato per l’acquario di Osaka che ci aveva consigliato anche Atsu. Andate a vederlo per lo squalo balena che io non avevo visto da nessun’altra parte, quindi ne vale la pena anche solo per quello. Alla sera quando siamo usciti dall’acquario, siamo andati nel quartiere di Shinsekai. Shinsekai è un piccolo quartiere molto colorato, pieno di ristoranti, famoso per la torre con la base che assomiglia a quella della Tourifel. Quartierino caratteristico, carino, con questa via che si sviluppa con tutti i negozi, tutto colorato, un pochino meno turistico, una dotori in miniatura. [Musica] Giorno 11 è stato il giorno nel quale abbiamo fatto due attività principali. La prima shopping Ai Bashi, che è una via che collega Dotombori a Shinseekai. È un vialone lunghissimo. Da un lato e dall’altro ci sono tutta una serie di negozi pieno di action figure, di figurine, anime, chi più ne ha più ne metta. Quindi, se volete fare un buon acquisto, andate sicuramente in questa via. E la seconda attività che abbiamo fatto è passare la giornata con il nostro amico Azu che ci ha portato a pranzo in un locale frequentato solo da giapponesi. Ma voi siete stati a Osaka e avete fatto solo shopping? Anche ognuno decide di fare quello che vuole, sicuramente. E la sera abbiamo sempre mangiato con Azsu in un ristorante di sushi dove facevano anche provare i sacchet dopo cena, questa sorpresa fantastica della cena, siamo andati di nuovo in un locale karaoke, il bar di Peter Griffin. Mamma mia, spettacolare. Era un locale piccolissimo, eh, perché veramente era molto tutto a tema Griffin. potevi fare caroc, bevevi anche lì i drink eccetera e e cantavi. E questa è la giornata 11 che si è svolta così. Poi ovviamente abbiamo salutato il nostro amico Azzu, torneremo sicuramente a trovarlo e anzi lo ringraziamo ancora perché si è presentato anche con un regalo che non ci aspettavamo. Giorno 12 abbiamo preso il treno, il Shinkansen, e siamo tornati a Tokyo. Siamo andati nel quartiere di Nishishinagawa. In questo caso non abbiamo scelto un hotel, ma una casa privata, quindi abbiamo preso questo appartamento e abbiamo fatto un giro nel quartiere di Odaiba, dove la prima cosa che tu noti appena arrivi lì è un Gundam di 18 m. Eh, circa. Penso di sì, è alto come il centro commerciale, quindi direi di sì. C’è questo bellissimo centro commerciale. C’è la Doraimon Plaza. Fantastica Dora Plaza, bellissima. Praticamente c’è questa piazzettina dove all’esterno eh perché è un’altra uscita del centro commerciale dove ci sono le panchine dove in una panchina c’è Doraimon versione naturale e dall’altra c’è Nobita. Nobita e l’amica di Nobita dove ti potevi fare delle foto e all’interno che c’è il negozio di Doraimon dove ci sono tutti i souvenir, tutto il merchandising di Doraimon. Siamo usciti, abbiamo attraversato un ponte e da lì in avanti ci si è messo davanti uno scenario che avevamo già visto, il Manattan Bridge e la Statua della Libertà. Ebbene, hanno ricreato questo scenario, però vabbè dai, pacchiano, sì, caratteristico, no? Da vedere. Sì, ma sì. E quindi poi la nostra serata si è conclusa in questa passeggiata. Allora, al giorno 13 siamo andati a vedere l’orologio di Miazaki. Sotto il palazzo della TV giapponese c’è appunto questo orologio disegnato interamente da Oayu Miaki. Veramente bello, a determinate ore della giornata e noi siamo stati fortunatissimi perché siamo scesi dalla linea che arrivava proprio lì davanti. Siamo scesi e ce lo siamo trovati di fronte e stava iniziando in quel momento lo spettacolo, uno spettacolo di 5 minuti, tre minuti, dove l’orologio ha la sua storia, quindi ci sono tutti i personaggi che si muovono, ci sono delle trasformazioni dell’orologio, delle parti in movimento. Dopodiché, dopo aver visto l’orologio di Miazaki, shopping sfrenato a da Chiavara, sia il giorno 13 che il giorno 14. Sì, perché avevamo un po’ di regali da fare. Questa è solo una piccola parte delle cose che abbiamo preso. Abbiamo riempito la sala e quindi con questa ultima giornata, poi vabbè, il giorno 15 è stato il giorno della partenza, quindi con le lacrime agli occhi siamo tornati a malincore. E con questo si chiude il video. Eh, se come vi abbiamo detto all’inizio, se vi è piaciuto il video, mettete mi piace. Se siete rimasti fino a questo punto siete coraggiosi, vi ringraziamo ancora di più. Certo. Al prossimo video. [Musica]
Stai pianificando il tuo primo viaggio in Giappone? In questo video ti portiamo con noi lungo un itinerario di 15 giorni pensato per chi visita il Paese del Sol Levante per la prima volta! Da Tokyo ai templi di Kyoto, dal relax in un ryokan tradizionale a Hakone fino al cuore pulsante di Osaka… abbiamo vissuto tutto in prima persona e ora lo condividiamo con te.
🗓️ Itinerario:
– 3 giorni a Tokyo tra cultura pop, quartieri iconici e sushi da sogno 🍣
– 1 giorno ad Hakone con notte in ryokan e onsen 🛀
– 3 giorni a Kyoto tra geishe, torii e storia millenaria ⛩️
– 4 giorni a Osaka fra street food e nightlife 🍜🎉
– 3 giorni finali a Tokyo per scoprire ancora nuove meraviglie 🗼
Non siamo esperti, ma abbiamo costruito questo itinerario con passione, curiosità e tanti sorrisi. Speriamo ti sia utile e ti ispiri a partire!
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0:00 Intro
1:19 Tokyo
11:05 Hakone
13:40 Kyoto
21:06 Osaka
22:52 Nara
27:46 Ultimi giorni a Tokyo
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1 Comment
Ciao Gianluca, ciao Anna, sono Riccardo. Volevo ringraziarvi ancora per le carte. Comunque video bellissimo, continuate così ❤