KYOTO LIVE STREAMING ⎪PASSEGGIATA AL KAMOGAWA 🤗
Buon pomeriggio e buona domenica 14 settembre. Mi trovo zona dei Maci Anaghi perché sono venuto a piedi e non in bicicletta come da programma per fare una passeggiata e presentarvi anche un po’ la zona prima di arrivare al fiume. [Musica] Pomeriggio umidissimo. Oh, grande Bad, tu mi senti? Grazie Bad. Ora non leggo la Aspettate. Eh eh niente, ora la vedo qui. Ok, aspetta che ne ho messe due. Ecco, così è meglio. E sono 40 alla perfezione. Perfetto. Ho messo anche il microfono, finalmente della DJI MIC 2 che avevo comprato diversi mesi fa, ma che non avevo mai avuto modo di provarlo. E allora ero un po’ così preoccupato del suo funzionamento, sembra che tutto vada bene. Ho messo gli occhiali perché per non creare caratteri troppo grandi per voi sullo schermo nel mio ovviamente sono piccolissimi e già che ci vedo poco oramai senza occhiali sarebbe impossibile decifrare i vostri messaggi. Allora, in realtà oggi questa è anche un una diretta streaming che arriva dopo circa 7 mesi, perché se ti ricordi ne abbiamo fatte due a gennaio e una a febbraio, dopodiché poi sia per l’università che per il lavoro di guida non ho avuto più tanto tempo per realizzarne un’altra e oggi finalmente, anche se il tempo fino a ieri dava pioggia, ho confidato in un cambiamento e così pare al momento perché è piovuto fino a 40 minuti fa e adesso invece abbastanza tranquillo. Qui siamo alla stazione di De Macinanagi. Qua c’è il parcheggio delle biciclette. Ora ve le faccio vedere. Sono due. Ve li faccio vedere. Sono due. Aspetta, sono controle e non leggo. Mi metto qui così. Oh, non c’è più il sole. Devo anche un po’ programmare i gli alers, gli avvisi, perché tra parentesi, oggi è la prima volta che uso il multistream e fino a ieri da casa andava tutto bene, oggi poco fa ho attivato i tre multistream, quindi Twitch, YouTube e Facebook e Facebook non me l’ha fatto partire, non l’ha attivato e allora oggi è soltanto per il momento dovrebbe essere. Usiamo il condizionale Facebook e no, Facebook, scusate, Twitch e YouTube. Da lì potete contattarmi e scrivere. Questo è il parcheggio che prendo solitamente io quando scendo qui, ma ce n’è un altro più antico di fronte questo qua. E lì ci andavo circa 15 16 18 anni fa. Me lo ricordo con tanto piacere. Poi mi ricordo anche le file che facevano le persone perché una volta al mese si poteva andare a avere una la mensilità pagando con lo sconto e allora c’era questa fila notturna perché si faceva la sera ed era molto interessante questa pratica. Non so se sia ancora così perché non vengo qui con la bicicletta da tanti tanti tanti anni. Mentre, come vedete, davanti, faccio vedere proprio l’insegna della Coca-Cola. Sopra c’è scritto De Macenagi Station, quindi questa è la stazione de Macenagi della Ean Railway. Ok, questa è una delle tante linee ferroviarie, anche là ve lo faccio leggere, presenti. [Risate] Grande Stefano. E qui c’è il famoso ponte che adesso vediamo se riesco a prenderlo, altrimenti passiamo più tardi. E qui ho vissuto i primi anni di Kyoto, quindi dal 2004, poi dal 2006 fino al 2008, l’anno della Ah, è verde. Aspettate coc se mi fanno passare, visto che è ancora verde. Grazie, siete stati gentilissimi. Aspettate che non vedo sono controle, mi metto all’angolo. [Musica] Ecco qua. Faccio vedere il ponte. E questa zona della città, oh là c’è un ragazzo che pesca, guardate. Vedete? Ora faccio vedere questa zona perché sono molto affezionato. Qui è nata proprio la mia prima esperienza a Chioto e in Giappone perché avevo l’abitazione proprio da quelle parti vicino allo Shimogamo Ginja che è proprio in quella direzione ed è il santuario poi scelto da me mia moglie Magumi proprio per sposarci nel lontano 2007. Questo è uno dei due fiumi, uno è qui e l’altro è ovviamente dall’altro lato che si uniscono davanti a voi. Ora siamo controole, quindi si vede probabilmente non benissimo. E da lì prende appunto il nome di Kamogawa, mentre ora giro ancora piano piano, andando di qua. Quel fiume è il Takogawa, quell’altro invece, appunto, è il Kamogawa. E questo bellissimo luogo negli anni per mi anni della mia esperienza qui a Chioto e ma anche adesso, come vedete, è molto vivo, è molto frequentato e addirittura fino al 2008 era possibile anche fare fuochi d’artificio, barbecue, cosa che da quell’anno in poi fuato, ahimè, però ecco, me lo ricordo con tantissimo con tantissima gioia, anche un po’ di nostalgia perché uno ero molto più giovane e due erano bei tempi in cui lavoravo più che lavoravo, ero un ricercatore, avevo più tempo poi anche per eh per me e per conoscere meglio la città, le sue abitudini. Vedi qua, però la gente si rilassa, è molto molto molto frequentato e è sempre anche zona di picnick. Ora, scendendo andremo qui sotto, ve lo farò vedere. Se e vedete bene davanti a voi ci sono degli una specie di isolotti, sono tutti dei massi di pietra che mettono in comunicazione i due lati del fiume e là i bambini si divertono tantissimo, non solo i bambini, perché possono saltare, poi ci sono anche spesso gamberetti, possono andare con i loro retini da pesca a trovare qualche cross. qualche pesciolino. E questa è la famosa, appunto, come vi ho detto, stazione dei Macianagi. Qui si prende non soltanto la Ean, ma si prende anche la Kehan. Vedete, infatti qui c’è scritto non più Ezan ma Kehan davanti a voi. E adesso torniamo giù. Qui sono le 4:00. in Italia dovrebbero essere le 9, domenica mattina ore 9 e ho tutto il sole contro. Spero presso di poter leggere qualche cosa anch’io. Poi altro aspetto interessante, vicino a tutte gli a tutti gli ingressi delle stazioni troverete sempre parcheggio biciclette, non soltanto quell’area da dove sono partito, ma in tutti gli angoli della città. Vicino alle fermate ci sono parcheggi a pagamento. Qui c’è uno che mi voleva centrare in pieno, ma per fortuna non ci siamo incontrati scontrati qui e anche qui. Un tempo la sosta era molto più selvaggia, non c’erano ancora i parcheggi a pagamento e la gente lasciava la bicicletta così come veniva meglio. Ed era molto facile tornare, soprattutto quando poi ho lavorato anche a Osaka e capitava di lasciarle o così un po’ parcheggiate senza molta attenzione, poteva capitare di non trovarla a ritorno. Aspettate, io non Oh, grazie che c’è scritto ciao Alberto, ciao perché ho il sole contro, la scritta vostra è rosso scuro e quindi leggo solo il bianco. E adesso piano piano ci accingiamo a fare questa bella passeggiata. Notate ovviamente su entrambi i lati questa distesa di cilieggi e potete bene immaginare che l’area del Camogawa è molto molto molto frequentata anche soprattutto durante la fioritura dei ciliegi. Aspetta. Eh, il massa a forma di tartaruga in mezzo al fiume. Ora andiamo a vederlo. Esatto. Aspetta, ora mi giro, faccio vedere dov’ eravamo prima. Lassù siamo appena scesi. Qua ci sono tutte queste famiglie, amici, gruppi di persone che si godono l’acqua e davanti a voi, vedete, ci sono lì davanti una serie di massi e alcuni di loro a forma di tartaruga. Manuela, ciao. Io leggo sempre grazie ai commenti perché i vostri nomi sono piccolissimi anche con gli occhiali e soprattutto scuri son tutti neri, rossi al momento e non riesco a a leggere anche perché sono controsole, però ecco la scritta bianca mi aiuta. Buona domenica a tutti voi. Sono curioso anche di verificare se il multistream stia funzionando o meno. Ora passiamo qui sotto. In tempo in queste zone del fiume, soprattutto sotto i punti, vi erano gli homeless che comunque si eh organizzavano molto bene, erano organizzati molto bene con delle strutture sì improvvisate, ma anche in modo molto medicoloso. E io mi ricordo perché. Ops, vedete in lontananza? Si stanno preparando per una festa scolastica. Dicevo, un tempo qui venivano, abitavano, avevano dimora gli homeless ed era quando veniva a correre la mattina spesso li incontravo ed era anche molto piacevole il reciproco saluto e poi sempre ordinanze cittadine furono trasferiti altrove. Aspettate, eh. Buongiorno. Ok, io vedo quando passa una nuova un nuovo commento mi fermo per capire. Mi avvicino di qua, così vi faccio vedere bene quanto sia vissuto quotidianamente questo splendido fiume. Adoro il Camogawa, mi ricorda i bei vecchi tempi, i tempi giovanili dei miei primi anni qui a Chioto e la sera, l’estate era una festa continua. Bastava veramente prendere qualcosa da bere al Combini, al Dragstore e poi dov’eramo prima sedersi, chiacchierare con altre persone. Era molto alla mano, anche molto semplice comunicare. Immagina che il multistream stia funzionando perché accanto ai messaggi appare. Ah, perfetto. Ok, grazie Bad per la precisazione. Ora il ponte che abbiamo visto qualche secondo fa alle nostre spalle si chiama Camo Ohashi e lì passa Imadegawaadori, la via Imadegawa. Oggi facciamo questa passeggiata, arriveremo fino a Scigio. Qui addirittura stanno andando in acqua con Ah, forse stanno qualche ricerca o un semplice gioco. Eh, probabile. Eh sì, ora si tuffano da lì. Tuffo in diretta. Ah, lancio la palla. Ah! Ah, vedete in fondo? Ora questo è, credo che a breve verrà vietato perché vedete, tira la palla in acqua e la devo andare a prendere. Non credo che sia tanto accettato dalla dalla città di Chioto, però al momento si possono divertire, non c’è nessuno e chissà se a breve arriverà qualcuno oppure no. un po’ di fresco c’è c’è un venticello. L’unità oggi è veramente incredibile. Mi avvicino alla riva, alla sponda del fiume. Guardate. Eh, oggi sono andato a correre verso le 7:00, siamo sempre contro sole e c’erano 28° con 81% di umidità. Quella strada è Madegawa. E lì il ponte si chiama Camo Ohashi, il grande ponte delle Anatre. E proseguiamo. Non vedo l’ora che arrivi ottobre perché settembre negli ultimi anni è rimasta identica come sensazione ad agosto. Umido, umido, umido. Ieri, mentre chiacchieramo, vi racconto anche quello che ho fatto di recente. Ieri sera c’è stato il l’incontro, la festa del mio gruppo di Mikoshi del Ghito Kai. Eravamo circa una cinquantina, una sessantina di amici, colleghi di Micosci e ci siamo divertiti tanto. Poi abbiamo fatto tutte le nostre presentazioni a a scaglioni di per quanti anni di presenza e quando poi sono è toccato ai miei amici più grandi di me e con oltre 50 anni di carriera, voi pensate io sono a 18 anni e alcuni di loro hanno superato i 50 anni di attività con aneddoti e racconti di un tempo che io non ho conosciuto ed è stata veramente interessante ascoltare anche le loro storie. Andiamo di qua, poi più tardi darò i nomi dei vincitori del quiz che ho fatto qualche giorno fa su Instagram e su Facebook. Ho qui con me i nomi, poi dopo li leggerò. Aspetta. Ah no, allora non è venuto mio figlio perché era una serata molto alcolica, ci sono anche persone che non bevono. Io ho bevuto poco, poco, poco, ma questo non c’entra nulla in realtà è perché adesso eh questo fine settimana si deve svegliare molto presto perché ha delle gare, delle esercitazioni di Kendo, vi ricordate? Lui fa kendo, domani si sveglierà alle 4:00 di mattina perché devo andare a Himegi in un’altra città a fare la gara con la sua squadra, con la della sua scuola. Eh sì. E anche questa mattina si è svegliato presto, anche ieri si è svegliato presto. Sono tre giorni che ha e avrà da fare. Quindi, ecco, un’uscita serale non era per lui, secondo me, conveniente, nel senso si sarebbe stancato troppo e allora ne avrà di occasioni per partecipare alle feste, oltre che a portare l’amatissimo Mikos. Ora sulla mia destra, alla mia destra, guardate, sole pieno, quindi giro e pian piano ci stiamo allontanando da De Macinaki, da Imadegawa. Torno di qua. Oh, voi vedete bene perché ho messo la risoluzione a 1080 come da quest’anno ho deciso di fare? Good morning, sir. Un mio caro amico, anche lui di Mikoshi, di un altro Mikoshi ed è un professore universitario qui alla Kyodai, una persona veramente in gamba stanotte. Esatto. Ora faccio sempre vedere senza prendere i bambini. Aspettate, eh, metto laggiù. Guardate che spettacolo anche questo prato. Ecco qua. Io a piedi ci ho messo esattamente una mezz’oretta da casa mia, una mezz’oretta scarsa a piedi. Io ho fatto una bella passeggiata e sono arrivato fino a qui. E questo è il fiume. Là c’è un aerone, vedete? Ho dei bambini dietro, quindi preferisco non riprenderli. Ora torniamo sulla parte più calpestata. Ecco il sentierino. Cambio mano perché inizia a farsi sentire il peso del gimbal. Oggi non ho portato la X Pro 2, ho soltanto gimbal e cellulare e vi posso garantire che fa caldo ed è veramente umido, tanto per cambiare anche settembre di quest’anno. È come settembre degli ultimi anni. Uh, che bello! una libellola. Eh sì. Ora voi dovete anche pensare che avendo gli occhiali da vista da vicino, da lontano, vedo un po’ sfocato. Sembrava una libellula. Voilà. Qua c’è un’altra zona e io questa ecco un’altra aggiunta quando va all’università alla Gay da Di che si trova vicino e il sole contro è veramente impegnativo leggere vicino alla stazione di Kyoto scendo, prendo Marutamaci Dori, la via Marutamaci che mi conduce fino ai prossimi due punti. Scendo lì e poi da lì faccio tutto questo percorso senza semafori, bellissimo che mi porta proprio al ponte dove giro, poi riprendo la strada per arrivare all’università. Aspettate, eh, metto così, almeno riesco a leggere qualcosa. Ok. Ora lo schermo è abbastanza scuro rispetto alle volte passate. Forse avrei dovuto aumentare la luminosità dello schermo. che per me è molto scuro e vedo poco. Poi questo riflesso qui sulla mia destra mi rende ancora meno leggibile il tutto. Vedete? Anche lì c’è papà e figlia che stanno con il retino pescando qualche cosa lì un gruppo di mamme e papà, genitori con i figli. Quindi in realtà questa zona è quotidianamente frequentata e il fiume Camo, quindi Camogawa è un fiume che nasce a nord dietro di noi e finisce stranirsi a sud e pare sia lungo circa 31 km e poi arriverà a eh raggiungere confluendo nel fiume Iodo, che è un fiume più grande. Aspettate, eh, a breve. Dov’è? Oh, mi fermerò. Ah, un po’ di fresco. Guardate, quando va via il sole almeno è possibile. Ecco qua, sempre più lontani dal nostro punto di partenza. E qui procediamo. Mettiamoci qui di lato. Aspetta. Eh, ora mi sono portato gli appunti perché il nome del Montequ da cui ha origine il fiume Sagikate. Dovrebbe essere, aspettate. Eh, confermo, me lo ricordavo bene. Sagikiatake. Vabbè, il distretto è Chitaku, quindi distretto nord. E circa 3 anni fa sono andato lì con il mio amico Jack in bicicletta, abbiamo raggiunto quasi la fonte e poi ci siamo fermati perché era mezzogiorno e la fame ha vinto. In poche parole eravamo affamati in un luogo sperduto. avremmo dovuto poi eh attraversare una un monte, una foresta per raggiungere al suo interno il probabile, perché poi c’è anche un bellissimo punto interrogativo sull’origine, sul luogo esatto dell’origine del fiume e abbiamo detto ci torniamo la prossima volta e quella famosa prossima volta non si è più realizzata. Spero in realtà quest’anno, magari ottobre, perché settembre è ancora troppo umido, di fare un bel salto. Questo ponte, il prossimo ponte che stiamo per passare sotto di esso si chiama Kojin. Kojin Basci, Ponte Kojin. La via è Kojin Gucci, se mi ricordo bene. Ecco, qui c’è un bel po’ di vento. E il ponte avanti si chiama Marutamaci. Ponte Marutamaci dove la omonima via passa e io scendo lì per proseguire poi a sud fino alla stazione di Kyoto. Vedete anche là ci sono dei massi, alcuni sempre a forma di tartaruga, per far attraversare le persone e andando a nord, magari la prossima diretta posso fare date Macanagi verso nord. Ovviamente i due fiumi si separano, potremmo fare sempre il camo e poi riscendere con il Taganogawa. Ci sono anche dei campi eh da gioco, quindi spesso li usano per giocare a bocce, sono dei campi da tennis, eh giocare a pallone. Uh, insomma, è ben ben strutturato. Quindi il fiume qui a Chioto è ben vissuto, organizzato e devo dire anche è molto invitante perché è una zona sempre tranquilla, comunque ricca di natura, piena di cilieggi e qua appunto i giapponesi, ma anche noi stessi, soprattutto quando i bambini erano più piccoli. o ancora quando non eravamo diventati genitori con i nostri amici facevamo hanami, quindi venivamo qui a fare il picnick e goderci i ciliaggi in fiore. Quegli anni me li ricordo veramente con tanta tanta gioia. Aspettate che adesso devo sistemare. Op là lo zaino. Ce la farò. Ce l’ho fatta. Eh, voilà. Voilà. Questo lo chiudiamo. Ora c’è tanto vento. Aspetta, mi sposto così può passare. E sempre andando verso sud, il prossimo ponte è Marutamag. un po’ di fresco e anche qui guardate che belle distese che vengono poi usate tra marzo e aprile per potersi godere la fioritura con gli amici, la famiglia da soli anche Comunque è un una zona molto molto molto rilassante. Poi questo fiume possiamo dire che divide un po’ la città perché dove sono io adesso, quindi da questa parte in poi è la zona est, mentre attraversato il fiume si va verso il centro, come dire, panchine, rampe, ma è ben organizzato anche molto pulito. Adesso ho visto giusto uno stecco, ma come vedete è veramente pulito. Chissà se Fabio farà un salto per vedere la sua il suo amato Gamogawa. ogni anno chiede di fare una diretta da qui. Speriamo che poi per lui sarà possibile fare un salto. Ecco qua. Quello che vedete è Marutamaci, il ponte di Maru Tamaci. Il sole è ancora molto caldo. Ho metà del corpo che va a fuoco, quella la parte destra, perché sono esposto ancora al sole. C’è questo venticello che un po’ aiuta, ma in minima parte. Ora vediamo se riesco a stare un po’ coperto dal sole. Eppure, vedete? Ecco, metto la mia ombra davanti in modo tale da togliere questo continua questa continua luce fortissima che ho sullo schermo e anche su di me. Qua, come vedete, tutti i tipi di pedane, sia le scale, sia anche per biciclette e per le persone diversamente abili, c’è questa particolare attenzione in ogni struttura costruita per dare la possibilità a chiunque di poterle utilizzare. Ieri sera è stata una bellissima serata, anche un po’ di amarcord abbiamo chiacchierato, poi sono venuti anche dei ragazzi, appunto, questi ragazzi giovani di università che sono il nostro futuro del gruppo. Vediamo, c’è ancora qui. Sì, ecco qua. Qua, per esempio, c’è, vedi? Uno viene a fare una passeggiata al fiume e poi c’è questo bellissimo cartellone esplicativo solid da mazzori. Volendo qui ce n’è un’altra. Questa è la storia del ponte Maru Tamaci. Ah, ecco, vedete? Qui non lo sapevo che nel 1913 è stato poi cambiato e quello che vediamo noi del 1993 e qui è dove arrivo io. Faccio vedere da casa mia. Io vado scendo verso sud per prendere poi questa strada Maru Tamaci che ovviamente da est collega la città a ovest e poi da qua vedete questa rampa sulla sinistra con la bicicletta scendo e da qua arrivo fino alla stazione di Kyoto. Lì vicino c’è la l’università. Ah, già 4 km ho percorso. Ne ho fatti 2 e mezzo, quasi tre da solo. Noi abbiamo fatto già più di 1 km. Oh là là! Aspetta, eh, sapendo leggere, no, per fortuna c’era anche in inglese, quindi per una velocità maggiore sono andato sul sicuro. E qui, vedete, appunto, faccio vedere, indico con il dito, c’è questa rampa che porta giù e da qui si va verso sud. Io mi ricordo ancora, appunto, fino al 2008, la sera venire qui con gli amici, con mia moglie, prima ragazza, fidanzata e poi moglie dal 2007, fare eh o a vedere le altre persone divertirsi con i fuochi d’artificio e i famosi barbecue, le belle bevute durante la navi oppure anche con i bambini piccoli, portavamo tutti i giochi che anche le altre famiglie di amici giapponesi bene o male avevano figli di età simili e quindi stavamo tutti insieme a a goderci la fioritura. Qui c’è un altro ponticello. Lì, se non mi sbaglio, c’è una chiusa. Fa veramente caldo. Qua c’è, eh, faccio vedere. Entriamo un attimo. Uno di tanti luoghi dove i bambini e non solo, aggiungo io, si possono divertire. Vedete? Tutto recintato, quindi per metterlo al sicuro. E qua è abbastanza piacevole anche l’altalena. Questo è il nostro classico scivolo dove l’estate il sederino va a fuoco. Ecco, da questo punto di vista io parlo sempre esperienza diretta sul su Kyoto. Sono molto attenti anche a questi spazi, ecco, li li utilizzano molto bene. Ora attraversiamo il ponte. Qui quando non c’è nessuno con la bicicletta è molto divertente tra passare qua sopra. Ecco, vedete? Qua c’è la famosa chiusa. Ora giro anche di qua. C’è una specie di balconata. Passo qua sotto, faccio vedere. Voilà. Da qui uscirebbe l’acqua. Adesso la la chiusa è chiusa. E qua qualche uccello in procinto di fare lo spuntino delle 4 e tre quarti e noi proseguiamo. Vedete qua? Oggi qui è aperto fin qua. Qui è chiuso. Dall’altra parte c’è ancora un altro canale. Oplà. con l’acqua. Torniamo vicino al fiume. Qui c’è un altro un’altra serie di massi posizionati per far attraversare il camogawa. Ora dopo questi grossi cespugli ve lo farò vedere. Aspettate. Centrale elettrica lì. No, non mi pare che io sappia. Qui non c’è la centrale elettrica. Qui soltanto è il son delle chiuse per fare arrivare l’acqua anche ai canali di Shirakaua, del fiume Shirakawa e il canale che parallelamente al fiume passa in quella direzione. Magari mi informo meglio se forse là c’è la centrale idroelettrica. centrale. Quella che conosco io sta appunto è dietro Nanzengi. Se ce n’è una qua poi magari ve lo farò sapere. Vedete anche qua la signora sta attraversando, i bambini giocano e torno indietro di 20 anni perché facevo così tutti i giorni, quasi tutti i giorni anche io appena arrivato in Giappone ed era bellissima, era tutta una scoperta, una festa. Ora, appena il sole ci lascerà respirare meglio, ringrazierò. Veramente caldo caldo anche oggi, caldo e umido. Ecco qua, di nuovo vicino al fiume. Vedete quanta gente? Poi oggi è essendo domenica, molte persone ovviamente si spostano oppure fanno attività avendo questo momento di libertà, questo momento libero. E qui Kyoto soprattutto è la città delle biciclette. Tanta gente si muove in bicicletta. Aspettate, facciamo passare la famiglia. Provo a leggere perché qua è tutto Ma acqua. No, macqua però adesso vi racconto un aneddoto. È molto carino. Sono Come va? Ciao. Aspetta, sono a Chioto. Ah ah sì, certo. Dove sei adesso? Vedi a saperlo. Sei sei qui in zona. Io ora mi trovo al ponte di Niggio, questo qua dove passa l’omonima via e sto andando verso sud fino a Siggio. Poi no, prima o poi ci vedremo, spero prima che poi, anche perché l’università ancora non è eh aperta, i corsi ancora non sono attivati e questa settimana o la settimana prossima, potremmo anche incontrarci se ti fa piacere. Grazie eh di essere qui. Va abbastanza bene, anche se è umido. Già questa mattina ho corso 5 km con l’81% di umidità e adesso altre 2 ore abbondanti di camminata eh si fanno sentire, però va bene per la mia dieta, devo dire. mi sono messo oramai come obiettivo togliere le maniglie dell’amore e tutto quello che mi può aiutare va bene. Allora, io non sono mai caduto in acqua, però mi ricordo eh tanti tanti tanti anni fa, ritorniamo indietro di 18 anni circa, quando ancora era possibile fare le feste al fiume. Mi ricordo che una sera alcuni ragazzi, non so da dove erano partiti, da dove fossero partiti, però mentre noi stavamo la sera tutti sulle quella penisola dove si congiuma i due fiumi Kamogawa e Taganogawa, noi eravamo appunto su questo promontorio a bere, a chiacchierare, eccetera, a un certo punto davanti a noi, quindi pensate a buio totale, emergono delle persone che si erano fatto a nuoto il il Camogawa verso nord e c’è stata una bella sorpresa. Tutti a ridere, guarda questi però bei tempi. mentre ho visto serpenti, quello sì, non sono velenosi, per fortuna, però ecco, per chi non è amante in particolar modo dei serpenti, può capitare qualche serpente d’acqua di incontrarlo, però ecco, nulla di assolutamente pericoloso. Sì, i massi con le tartarughe poi più avanti sono anche a forma di barchette. Sono carini proprio per questo motivo, perché anche per i bambini danno più gioia, no? Vedere non un semplice sasso, ma a forma di animale o di qualcosa che possa caratterizzarlo. Oh, finalmente non c’è più il sole, però è buio lo schermo. Devo cercare di cambiare luce. Sarebbe stato divertente. Ah, quindi sei proprio qua adesso tu. Ma dai! E io adesso ho appena superato, faccio vedere il ponte di Nigio che è quello là. Ora gireremo davanti c’è il ponte di Oiche, sempre con l’omonima via Oikeori e poi dopo c’è Sangio. Quindi io sto qui eventualmente dal ponte fai ciao Edo sarebbe divertente questa anche quest’area qui, vedete? Aspettate, eh, ve la faccio vedere bene qui. Oggi non c’è nessuno, ma solitamente, almeno per quel che è la mia memoria, qui venivano o chi pratica lo skateboard o chi pattina o chi ha la BMX. Quindi questo tipo di sport è molto frequentato. Oggi non c’è nessuno, però di solito almeno la mia memoria è questa qua. Venendo in questa zona, trovavo spesso dei ragazzi che si allenavano. E qui iniziano poi i caratteristici locali, caratteristici, ristoranti con la terrazza che dà al sul camogawa. Io ho un mio amico, un mio caro caro amico eh di pallone, ormai non gioco più da tanti anni, causa menisco, però ogni tanto ci sentiamo e lui più avanti, poco più avanti, ha il suo ristorante con la terrazza che dà proprio sul fiume e io sono andato una volta a cena con mia moglie e devo dire che è qualcosa di incredibilmente bello. Poi ecco questo contrasto tra le macchine, la gente ferma al semaforo dentro questi veicoli e invece le persone che si godano il fiume. Allora, diciamo che superato questo ponte, diamo i nomi dei vincitori. Aspettate, eh, così mi preparo. Eh sì, vedete, è tutto cambiato rispetto a tanti anni fa. Qui c’erano tantissimi homeless che si erano comunque organizzati benissimo, eh, veramente con una grandissima dignità. Poi al tempo era permesso loro raccogliere tutte le lattine e infatti mi ricordo ancora queste loro biciclette con delle buste enormi con tutte le lattine schiacciate perché poi le andavano ovviamente a consegnare e ricevevano un po’ di soldi che davano loro la possibilità di mantenere quello stato dignitoso che erano riusciti a crearsi. Poi prima ci fueto da parte del Comune a loro e poi vennero spostati dal fiume in altre zone. Allora, aspettate, eh, sono lontanuccio al Camocao. Ah, peccato. Allora, la prossima occasione magari ci vediamo anche noi in un caffè, così facciamo una bella chiacchierata. Sì, ma spero di sì. Guarda, è meglio però adesso in realtà perché poi da fine settembre iniziano i corsi, rimane sempre poi il mio discorso di lavoro come guida e i giorni poi sono finiti. In realtà se è settembre, se è questo mese e sono più sono maggiormente sicuro. Ora non possono più. No, ma quale fastidio? No, ma ti pare uno perché se ho la possibilità di conoscere qualcuno è sempre un arricchimento. Due, quando ci sono giovani valorosi come te, come voi che venite in questo paese e spero anche contribuiate a creare un ottimo collegamento, a migliorare il collegamento tra Italia e Giappone, magari anche a trovare la tua realizzazione in questo paese. Io sono felicissimo. Per me la condivisione e, anzi sfrutto il momento per ridirlo ancora, è il l’aspetto più importante della mia vita. Quindi, se anch’io nel mio piccolo posso contribuire a dare un incentivo, dare un consiglio, dare un’opportunità in più, sono felicissimo. Aspettate, eh, perché Ok, allora mi metto all’ombra, così evito di squagliarmi. Eh, vedete, chiacchierando chiacchierando siamo arrivati a Sano, eh, con il famoso Starbucks. E vi ricordate spesso racconto il mio primo la mia prima ordinazione di caffè in Giappone a Kyoto nel 2004, nel lontano 2004. L’ho fatta proprio lì in quello Starbucks e con mia grande sorpresa ho imparato, uso il passato prossimo perché ancora oggi è così, la differenza in Giappone tra caffè e espresso, perché da noi in Italia caffè vuol dire espresso, ma purtroppo qui no. Cioè, purtroppo in realtà in tutto il mondo, a parte noi, espresso è un semplice espresso un semplice caffè caffè, un semplice caffè americano. Per noi invece equivale all’Espresso. Sono quasi arrivato zona ombra. Aspettate così leggo anche quello che hai scritto perché sono sempre controluce. Eccolo qua. Certo, va benissimo. Grazie, grazie, grazie, grazie. Buon incontro, buon pomeriggio e buona domenica. Ci sentiamo poi su su Twitch nei prossimi gi Sì, su Twitch, su Instagram nei prossimi giorni. Eccoci qua. Allora, mi metto qui. Vedete? Quello è il famoso luogo in cui ho ordinato il mio primo caffè e ho ricevuto il mio primo bibitone americano con tanta sorpresa perché in realtà non avevo mai considerato l’esistenza del caffè americano a Roma e in Italia e qui ho avuto questa divertente esperienza. Poi al secondo tentativo chiesi espresso in catacana, mi arrivò il famoso espresso in catacana e ahimè l’espresso di Starbucks è pessimo ed è meglio probabilmente il caffè americano. Poi vedete questa zona qui, siamo proprio sotto il ponte di Sanio e lì c’è appunto quella strada che porta verso il fiume e quest’area, almeno vi parlo della mia dei miei primi anni qui in Giappone dove non lavoravo, non ero ancora sposato, avevo più tempo anche per uscire, per vivere la città, soprattutto in estate, ma anche adesso penso a settembre la sera. Qua si anima molto di più e eh spero sia ancora così. Molto spesso ci sono artisti di strada oppure eh ragazzi, ragazze, gruppi che si mettono a suonare, a cantare e creano un bellissimo ambiente, una bellissima atmosfera e molto spesso le coppie scelgono tutto questo lungo fiume da Scigio Sanio fino a Oiche per passare il tempo e magari godersi anche della bella musica. Nel mio caso, proprio lì dove sono quei quei ragazzi, ho incontrato il mio primo serpente d’acqua. Ho proio la foto, ancora me lo ricordo, ero proprio lì con le gambe eh verso il fiume e a un certo punto è emerso eh un bel serpentone. Ora aspettate, tiriamo fuori i nomi così vi do [Musica] il giusto riconoscimento per chi ha risposto esattamente alla domanda. Aspettate, mi devo preparare i nomi. Eccoli qua. Aspettate, eh. Ok. Allora, quindi la domanda era la seguente: Susan e Cuscinata Chime, quanti figli hanno? La risposta esatta era 8. E 8. Il fiume è balneabile in realtà no, non si può. Eh, diciamo di sì, però per legge che io sappia non si può nuotare. Quindi se tu nuoti nel Camogawa può ben accadere che arriva la polizia o qualcun altro che richiama l’intervento e ti fa uscire dall’acqua. Però la zona dove eravamo prima, dove sono tutte quelle pietre a forma anche di tartaruga di nave, dove la gente va avanti e indietro, l’acqua è molto bassa, i bambini lì giocano, magari col costumino, fanno i loro bagnetti eccetera, mentre se si va verso nord, un po’ più a nord, ci sono delle aree dove proprio è possibile fare anche il bagno, fare anche i tuffi, non ci sono mai stato perché l’acqua è più profonda, però ecco, in questa zona della città eh che io, cioè da quello che è di mia conoscenza, non si può né pescare né fare il bagno. Poi ovviamente eh prima abbiamo visto qualcuno che si giocava con lancia la palla a baseball e poi tuffarsi in acqua, quindi finché poi è accettato e ha accettato, ecco, di base però non si può fare il bagno. Ecco qua, metto così. Vista ponte di Sanio è pericoloso. Allora, a nord penso molto di più, non si tocca, è più profondo. Qui non è tanto pericoloso, però c’è da valutare sempre che cosa quando piove. Voi vedete il fiume adesso molto tranquillo, in alcune zone, però poi diventa già più profondo, quindi sono molte eh zone del fiume in cui non si tocca. Quando piove qui in Giappone, sapete, il clima non è come quello italiano, anche se da noi pure sta cambiando, però qui è molto ostico, quindi le piogge sono molto violente, va di corsa, veloce, ragazzo. E il fiume si riempie d’acqua molto facilmente, non solo d’acqua, perché poi da monte da su scendono tronchi, detriti e arrivano fino qui e molto spesso poi è sonda proprio tra Sanio dove sono io adesso e Shigio, ma anche a De Macenaghi dove siamo partiti. Io mi ricordo tante volte che il fiume è sondato ed è molto molto molto pericoloso, quindi è un fiume che adesso quando non piove sembra tranquillo, placido, eccetera eccetera, però basta dell’acqua violenta e qui è molto comune l’arrivo di tanta pioggia anche improvvisa, anche le famose bombe d’acqua e il fiume subito prende prende molto vigore. Quello sì. Quindi bisogna fare abbastanza attenzione. Ora i vincitori sono in ordine, quindi ripeto la domanda, quanti figli hanno Susan e Cuscinata Chime? Ne hanno otto. E hanno risposto esattamente alla domanda taratan. Daniele DC, olè. Flower Wall 2020 Olè. Monica Gianni Olè. e il mio collega d’università, grandissimo amico e senpai Ken. Complimenti a tutti voi, avete risposto in maniera esatta. Ecco qua. Poi sempre chi mi segue su Twitch e magari vede anche le eh dirette streaming casalinghe sa che mi piace comprare oggetti inutili, almeno inutili, diciamo, non così fondamentali per la vita di ognuno di noi. Aspetta, eh, fai Ecco, esatto. Quello che scrivi conferma che io ho lasciato l’Italia 20 anni fa e mi ricordo che 20 anni fa si parlava già del cambiamento climatico in agosto, perché in agosto arrivavano i primi forti temporali che invece da piccolo eh non si verificavano. Ahimè, l’Italia negli ultimi anni anche ha vissuto, sta vivendo un cambiamento climatico e queste forti perturbazioni creano danni, ahimè, a volte anche vittime. Quindi anche in Italia effettivamente sta cambiando in peggio, ecco, l’aspetto climatico. Vedi qua è già più profonda l’acqua. Faccio vedere. Spero si possa vedere. Guardate quanti uccelli, le anetre che si godono il relax. Un aerone forse avrà appena finito di mangiare o si sta per preparare o un semplice riposino pomeridiano anche qui davanti. Vedete questo qua? Ecco. Esatto. Quindi ormai l’acqua scende copiosa, ne scende tanta e come vedete questo fiume poi non ha un letto molto ampio e tende a esondare, non dico facilmente, ma nemmeno così raramente. Non dico ogni anno, però se piove tanto. Quest’anno no, mi pare, quest’anno è andata bene, però capita non di rado che l’acqua possa esondare. Guardate che bello. Ecco, adesso senza Voilà, un aerone davanti a noi. E questi sono appunto tutti i locali, i ristoranti che propongono la cucina Kaaiseki, qui la cucina tradizionale giapponese con vista sul fiume e non è una spesa economica, però secondo me può valerne la pena perché comunque è un’esperienza particolare, caratteristica. Sono tutti o quasi tutti, non li conosco personalmente, però li ho sempre visti qui, quindi sono anche storici, non sono costruiti di recente per questa moda della cucina Kaisei e ognuno di essi ha la propria storia e magari anche la propria famiglia, come l’amico mio che ha questa gestione familiare e magari ecco la sera può essere ancora più affascinante perché con il tramonto l’accensione delle lanterne e è una gioia, ecco, passarvi la serata. Io l’ho fatto tanti anni fa con mia moglie, circa una decina d’anni fa, se non mi sbaglio. Vi ricordo, vi riporto la storia. All’epoca giocavo appunto con questa squadra di calcio, i Daddis e un gruppo di signori giapponesi del della mia zona. E per il Bonenkai, il Bonenkai è la festa che si fa a di fine anno e dopo cena ognuno che aveva una propria attività ha proposto un premio da vincere con la Morra cinese ed eravamo 18. E il premio più ambito, il quello più importante, appunto, era proprio questo, ovvero una scena per due persone e nel ristorante di questo mio amico, una cena e allora iniziamo a giocare e alla fine ho vinto io, quindi ho potuto scegliere il premio più bello. Il premio più bello è stato per me, almeno quello di passare una cena in un luogo così caratteristico, così storico. insieme a mia moglie. Questa è stata la il premio vittoria di quel famoso Bonenkai di più di 10 anni fa oramai. Eh sì, il tempo passa velocemente. Ora raggiungiamo Shigio e poi possiamo decidere insieme. Lascio decidere a voi. O passiamo dall’altra parte del fiume e risaliamo, così vi faccio rivedere tutta quest’area. Oppure volendo, posso uscire, salire, girare a sinistra dove però quello è Shigodori, eh, quello è il ponte è Shigio Ohashi, il grande ponte di Shiggio. Girando a sinistra verso est si va allo Yasaka Ginja, allo Yasakasan. L’ex Ghioncia, però è pieno di gente ovviamente perché è uno dei posti più turistici e visitati. Ed è il santuario per cui io eh svolgo il servizio di portatore di Mikoshi. Ah, la storia dei cetrioli. Bra. Ah, è vero. Vedi quante cose? Giusto, giusto. Allora, e si collega perfettamente con lo Yasaginia perché è il santuario eh dal 2008 sono ufficialmente iscritto perché là bisogna proprio iscriversi al gruppo e e quest’anno, come vi ho detto, no, ho fatto iscrivere anche mio figlio, quindi ho avuto questo enorme eh piacere, onore di vedere iscritto anche mio figlio. Anche lui adesso ufficialmente un portatore micosci del Ghitokai, è il nome del del nostro gruppo e si ricollega perché perché ritorno all’altra sponda. Ok, vado. Il problema dei cetrioli è che lo yasaka gingja ha un simbolo a forma di fiore. Non so se avete già visto dei miei video o avete visto delle mie foto sia sulla mia maglietta che sui loghi che ho del mio hunt della mia divisa ufficiale di portatori micoscastica ginja c’è questo simbolo ed è una specie di fiore. Ora buongiorno. È vero che chiode essenzialmente via di turismo? Oh, guarda, io ti direi di no, lo sai? Khioto più che altro vive di università, ovvio che il turismo adesso c’è stata questa esplosione di turismo, però fino al Covid era un turismo che stava aumentando già comunque negli anni 2000, ma non era così esageratamente presente. Quindi Kyote è una città abbastanza chiusa, diciamo la verità, che vive della sua storia, vive grazie a tutte queste università e anche per il turismo, certo, però non esclusivamente dal punto di vista turistico, anzi aggiungo pure che qui a Chioto non sono così entusiasti, uso delle termini più pacifici non sono così entusiasti di questi ultimi anni. detto papale e papale non ne possono più perché la loro città, il loro modo di vivere la città è compromesso. Però certo, diciamo che il fattore turistico eh fa parte degli introiti di questa città, però ci sono anche altri aspetti. Per me, appunto, la l’industria non tanto c’è la Nintendo come eh che non è poco comunque e poi vive molto dentro se stessa. Kyoto, il boom turistico, ripeto, è recente il boom di questo tipo. [Musica] Esatto. Il problema è anche questo, ma non so se avete saputo anche il problema del riso. Ora questo flusso turistico improvviso, diciamo negli ultimi anni, ma sempre in aumento, ha creato nuove richieste dove la gente o anche dove le produzioni non erano preparate a ricevere tali richieste. Esempio il consumo di riso. Adesso c’è un problema logistico proprio sul riso. Comunque sono discorsi molto complessi. Ora mi è anche difficile unirli mentre cammino, guardo, osservo e cerco di non cadere sulle tasse. Allora, anche qua in realtà è un discorso che tocca tanti aspetti. Dal punto di vista politico è molto semplice trovare un colpevole e poi giustificarsi con un aumento di tasse o di richieste economiche per tamponare quel problema. Non è che se tu fai pagare di più a un turista che viene a pernotare a Kyoto, diminuisci il turismo a Kyoto. È un modo come un altro per guadagnarci sopra di più, dando però la colpa al turismo. Questa è un po’ come la vedo io. Mi è piaciuto il commento della della ragazza mentre stavo passeggiando. questa questa mia idea ed è per fare cassa essenzialmente. Ora, sull’aumento del prezzo, da quello che mi risulta non è eh sul pernotamento sull’ingresso dei turisti, dipende dalla fascia di prezzo dell’albergo. Vedete qui già quanta gente c’è. Ogni giorno è così. Oplà. Stavo anche andando lungo per vedere avanti. Non riesco poi a vedere dove cammino. Aspettate, eh, cerco di muovermi in mezzo alla gente, così attraversiamo più velocemente possibile il ponte. Ecco, ora mi fermo un attimo al ponte, così vi faccio vedere la bellezza. E potete anche notare che dei giapponesi ce ne sono pochi. Oggi magari un po’ di più essendo domenica, ma solitamente oramai. Ecco qua. Di residenti siamo pochi, ma va bene anche così. Secondo me, effettivamente, Kyoto è una città turistica e se tu permetti l’ingresso è anche giusto che vengano ad ammirare questa bellissima città. È una città fantastica, bellissima e l’unica mia speranza è che chi viene qui sappia poi condividere, diciamo, i valori e le abitudini di questa città, quindi magari evitare di comportarsi in modo non consone ai valori cittadini o nazionali del Giappone. Questo è il punto, diciamo, più importante della disputa e facendo lavoro di guida negli ultimi 6 anni, posso dire per esperienza oramai accumulata che ne ho viste e continuo a vederne di tutti i tipi. Ora giro a destra appena mi sarà possibile. Se mi fate girare a destra. Non mi fanno girare a destra. Ce l’abbiamo fatta. Aspettate, guardo le scale, senò vado sotto. Voilà. Ok, non c’è un giapponese, qualcuno c’è. Ecco, seduti forse qualcuno potrà esserlo. Questi tre lo sono. Questi tre ragazzi lo sono, però vedete qui le terrazze un po’ si vede qua sopra. E puoi fare anche un aperitivo, puoi fare un una precena e ti godi questo bellissimo panorama, questo spettacolo. Eh, vi posso dire che comunque quello che vedo io adesso, anche nel 2004, non eravamo così tanti, probabilmente erano un po’ di meno, erano più giapponesi che stranieri, però c’era sempre gente qui che si sdraiava e si godeva il fiume. L’importante è poi magari pulire e portare via tutta la la spazzatura che ha prodotto. Secondo me là sono i punti importanti e è una città talmente bella io sono il primo a dire come ci sono io e è giusto che possono venire tutte le altre persone. L’importante, ecco, magari fare attenzione un po’ agli usi e costumi locali. Questo sì. Aspetta, eh, v fare unesperienza. Saporara. Allora, Sapporo, non so se ti piace sciare o stare spesso sotto la neve, ma io la eviterei per questo motivo. Cioè, io non sono un amante della neve, preferisco eh città vivibili tutto l’anno, in realtà. Però ci sono stato due volte per lavoro, non conosco Saporo, conosco l’università un po’ e la zona intorno, però mi ha dato l’idea di essere molto bella. Tutti chi le persone che ci sono andati, tutte le persone che ci sono andate, non solo a Saporo, ma in Occaido, mi hanno detto che è un posto fantastico. Però ecco, in vacanza direi sì, per 6 mesi hai scritto un’esperienza studente. Ah, non ho capito quanti mesi. M se sono 3-6 mesi anche, secondo me sì, un anno. Un anno non saprei. Magari Nara. E io direi chioso, sono di parte, dico la verità. Eh, la stessa Tokyo, a me non fa impazzire come città, però riconosco la sua spettacolarità. Sì, confermo. La città è meno pulita del solito. Ovvio che poi quando una persona non giapponese viene a Chioto mi dà del pazzo e ha ragione perché comunque si parla sempre di un di un termine soggettivo per noi che abitiamo a Chioto. Però ti posso dire la verità, sì, noto molta più sporcizia, soprattutto nelle zone battute dai turisti. E una cosa che mi dispiace dire, ma la dico, è che i bagni frequentati dal turismo straniero sono sporchi rispetto a quelli frequentati quotidianamente da migliaia di giapponesi. Questo, purtroppo, è un dato di fatto. Voi andate a Kiomizodera o in altri bagni di alcuni templi famosi qui a Chioto, anche lo stesso fusciiminari e lì trovate sporco, ahimè. Quindi sì, devo dire che purtroppo l’aumento di turismo ha portato come conseguenza anche un una leggera differenza generica e invece in alcuni luoghi di maggior flusso turistico un una maggiore presenza di sporcizia. Quello purtroppo sì. E anche eh questo va contro a mio scapito, anche a scapito degli stessi giapponesi che vivono qui, delle proibizioni che prima del Covid non c’erano. Questo è un argomento per me molto sensibile perché ora lo sto facendo, sono No, non sono un videomaker perché adesso pretenderei troppo, però mi piace fare video, andare giro, filmare. Sapete che eh testimonio, tempi, santuari, facendo tutti i video e altre cose e da dopo il Covid ci sono dei divieti che prima non c’erano. Perché ci sono divieti? E a causa dell’errato uso dei luoghi di cultura da parte dei turisti. Esatto. Però tu pensa, io sono qui da 20 anni, ovviamente ormai sono abituato a questo standard. E quindi anche io ovviamente noto il peggioramento. Ecco, ora non voglio fare però non c’è scritto la provenienza. Qui però c’è una lattina di Coca-Cola lasciata per terra. È un peccato. Quanto ti costa prendere quella lattina e buttarla in un contenitore della spazzatura non è così complicato, no? Quindi però la mancanza di attenzione e di rispetto verso quello che ti circonda. E lì si parla di educazione. Se non ce l’hai non ce l’hai. Ed è un un discorso per me molto importante, soprattutto in questa città. Il divieto è, per esempio, il mio amatissimo Yasaga Ginja, di cui di cui vi ho ve ne ho parlato poco fa. Ah, devo parlare del cetriolo, eh? Vedi che poi abbiamo perso le di il di riferimento le il riferimento del discorso del cetriolo. Quindi allo Yasakaginia, il santuario dove porto il Micosci e durante la festa del Ganmazzori non si possono più fare video né fare dirette né fare riprese in alcune aree del santuario. Mentre che bella questa zona. Aspetta, mi ci metto anch’io. Stanno scendere quasi. Stavano facendo la foto, mi sono messo a fare la foto con loro, giusto? Quindi ecco, prima del Covid, se andate, se vi va, fate un salto sul mio canale YouTube e c’è Kyoto live streaming come rubr, come playlist, il primo e il secondo episodio li ho girati proprio allo Yasaka Ginja e lì ho fatto l’analisi filmata in diretta di ogni singolo santuario presente dentroagginio e non c’era nessun cartello di vieta all’epoca. Oggi invece ahimè non si può più fare e questo è il risultato dell’errato utilizzo da parte dei turisti stranieri del luogo di culto in Giappone. Altro esempio, sempre io parlo di cosa che aggiunge perché io vivo lì dentro, quindi sono per me eh i luoghi dove quotidianamente posso notare i cambiamenti, ma penso ce ne saranno altri. anche in tanti tantissimi altri templi è vietato filmare in luoghi dove prima era possibile. Esempio, se andate loasagingia al a Londen, che è la zona centrale del santuario dove sono venerate le divinità principali, Susanò, Cucinachim e i lorootto figli, davanti a voi troverete tre eh corde con il campanaccio sopra che vanno suonate per richiamare la divinità e poi fare la preghiera. Bene, dalle 4:00 di pomeriggio le tolgono a tutti, eh, non soltanto a chi non è giapponese, ma anche giapponesi stessi. Quindi, se tu vai a a venerare la divinità, se tu vai a pregare allo yas che aggiungia dopo le 4:00, puoi farlo, ma non puoi più usare la corda. Perché? Perché un anno fa, un anno e qualche mese fa, in estate, l’anno scorso, un gruppo di simpatici americani ubriachi, verso mezzanotte, mi pare, ebbe la geniale idea di, non so se attaccarsi, perché io non c’ero, per fortuna, ma fare casino urlando eccetera, giocando con le corde sacre. Sfortuna loro c’era una signora giapponese che era andata probabilmente anche lei di notte lì a fare, ora non so se era mezzanotte o un altro orario, però so che era di sera, sera barra notte e ha ripreso tutto questo filmato, poi è andato anche virale, giustamente è successo un po’ di rumor, di rumori e risultato qual è stato? onde evitare il danneggiamento ai luoghi sacri e di culto in Giappone, la corda viene tolta alle 4:00. Ecco, questo è il risultato causato da dei geni venuti da un altro paese. Eh, ed è un peccato perché come adesso io non posso più e tutti i giapponesi non possono più, anche tutti i turisti che dall’anno scorso vengono a Kyoto e vanno allo Yastaga Ginja e vogliono magari anche la sera partecipare e pregare, non possono più utilizzare la corda sacra. Questo è Ah, io no, personalmente no, perché ovviamente io sono legato alla tradizione e alla storia, alla nascita e alla allo sviluppo di questa società e le religioni invasive monoteiste non sono di mia di mio massimo interesse, anzi, francamente varcare fare 10.000 km per andare a modificare strutture e credi altrui. Sarei tanto curioso di sentire quanti italiani e quanti europei cosa potrebbero ecco cosa potrebbero dire di fronte a un cambio di religione Italia. Quindi, boh, non lo so. Da parte mia sono ovviamente eh un po’ più sulla difensiva per questo motivo. Comunque non soltanto lì, eh la zona anche molto interessata alla diffusione del cristianesimo è la zona dei cocci. Storicamente anche là si sono rifugiati eh durante le persecuzioni avvenute qui in Giappone e poi da lì sono riusciti poi a a svilupparsi, a diffondersi, scusate, a diffondersi in altre aree del paese. Tanto che faccio questo è un altro aneddoto simpatico, vicino a casa mia c’è ci sono due signore, oramai avranno una certa età, penso giapponesi, che hanno una loro struttura religiosa nella zona in cui abito io. Ah, certo, da quel punto di vista sono è interessante. Io parlavo dal punto di vista prettamente religioso o della società, eh, degli usi e costumi e trenzioni della società, per dire, non lo so, come un tempo, non qu il 25 dicembre era dedicato al Solin Invictus e oggi non più, chissà se Ah, 20% di batteria. Attenzione, aspettate, perché l’aveva attaccata. Aspettate, eh, vediamo un po’. Allora, aspettate un attimo, eh, mi dice che non mi legge. Eh, vediamo se ci riesco. Eh, questo l’ho messo qua. Questo l’ho messo qua. Devo cambiare filo. Aspettate, eh, spero di farcela. Questo di chi è questo? Ok, arriverò. Devo cambiare il doppio filo, mi sa. Quindi questo lo metto qua. Vediamo un po’ se lo prende. Aspettate, eh, spero lo prenda. Oppure tra un po’ finirà tutto. Scusate. Eh, ok. Chissà se l’ha preso. Dopodiché devo anche caviare questo e ci metto questo qua. Qua. Voilà. dovrebbe funzionare. Spero funzioni. Quindi torniamo noi. Torniamo. Eh, quindi discorso comunque religioso non lo voglio fare perché poi lo prendo molto essendo in un paese in cui non c’è appunto monoteismo e spero continui così per tanto tempo ancora. Aspetta. Eh. Eh, infatti è quello il discorso. Quindi vorrei che qui rimanesse come l’ho conosciuto io. Ecco, la mia una delle mie speranze è questa. E non parlo solo del cristianesimo, parlo di tutte quelle religioni a Dio unico. Spero non riescano a imporsi anche qui. È la mia speranza. Poi la storia farà il suo corso, ma questa è la mia speranza. Tornando invece al discorso del cetriolo, ecco, così finalmente svelo il motivo. Stavo dicendo qualche tempo fa che uno dei simboli dello gingia è un fiore. Ora, se si prende un cetriolo e si taglia il cetriolo stesso, al suo interno si forma un disegno a forma di fiore e sfortuna vuole che questa forma a forma di fiore sia veramente simile, se non uguale al fiore delloasca gingio e per Per questo motivo noi che siamo Katsughit oppure in termine più specifico yotei durante il mese di luglio, quindi durante tutto il periodo del ghiommazzori, il ghommazzori dura dal primo al 31 luglio tutto il mese, mentre i micosci e i carri ci sono il 17 e il 24 luglio, shinosai e cancosai. Quindi durante tutto il mese di luglio chi porta i micosci non può è proibito, gli è proibito mangiare cetrioli perché potrebbe prevalere a mangiare lo stesso simbolo del santuario e per quel motivo non si può. Zanzan. Ecco, questo è il motivo per cui dal primo al 31 luglio io guardo tutti gli altri mangiare i cetrioli, che a me tra parentesi piacciono tantissimo con insalata. Poi sono freschi, hanno l’acqua, quindi sono anche dissetanti e per l’estate sono perfetti come alimentazione, no? Eh, non riesco a far, vedete? Non mi prende. Recentemente, purtroppo, la porta ancora Lightning del mio iPhone 12 fa un po’ di scherzi e non connette benissimo. Questo è uno dei motivi, tra parentesi, per cui sto per fare il grande passo. Ah, domanda a voi. E vorrei acquistare il 17 Pro o il 17 Pro Max? per un discorso di batteria, anche per un discorso di capacità visiva, visto che da vicino vedo sempre di meno, quindi magari un bel padellone potrebbe aiutarmi a leggere meglio, però è un padellone. Io ho sempre avuto questo iPhone 12, prima addirittura un SE e va benissimo ancora per fare i video, per fare queste dirette in 4K vanno benissimo. problema, appunto, che a volte la la connessione, la porta Lightning fa difetto. Secondo voi qual è meglio? Il 17 Pro o il padellone Pro Max? Voi avete già acquistato uno dei due? Avete qualche informazione diretta? [Risate] Tu dici a sto punto me lo carico sulle spalle e via. Vado a per il padellone. Certo, bisogna veramente aprire un mutuo, eh, perché i prezzi oramai sono più alti di quello dei computer. Ah, Pro Max. Eh, grazie. Ma certo. Eh, aspetta, aspetta. Ma davvero sono passato? Ma dai, ma che bella sorpresa! Grazie di cuore, eh, capisco, però avendo adesso tutto collegato in quel mondo, il passaggio è [Musica] è questo qui. Ma che bello davvero questo video, magari puoi contattarmi o su Instagram o su Facebook, sempre Diario un papà in Giappone, così mi puoi mandare il video, così magari lo vediamo insieme. Che bella sorpresa! Mi ha fatto veramente piacere questa sorpresa al Pro, vedi? Eh, devo andarli a vedere effettivamente, anche perché anche il Pro, da quello che ho capito, da 61 a 63 sarà più grande anche il Pro rispetto al Pro eh, classico e forse potrebbe bastare, chissà. Ma grazie mille davvero, buona domenica e spero l’ora di sentirti o su Facebook o su Instagram per vedere il video insieme, magari poi lo condividiamo. Eh, era il 17 o al 24 luglio quando ci siamo incontrati casualmente. Ma certo. Sì, sì, ma con calma, eh, non assolutamente senza alcuna fretta. Ciao e buona domenica. Grazie. Aspettate, eh, che è arrivato anche il momento. 7 km. Eh, oggi ho fatto 5 km la mattina di corsa. Aspettate che devo aprire la bottiglietta. Pausa. Ho bisogno di integrazione. Forse stare sentendo sentendomi bene perché ho il microfono proprio sotto. Alè. Ora chiudo tappo e andiamo [Applauso] là. Pronti? Eccoci qua. Oh, 2 anni fa. Ma dai. Grazie. Allora, aspetto novità con molto piacere. Buona domenica utente Samsung. [Musica] Ok. E io, sai, avendo il 12, nemmeno Pro, io ho il 12 perché fu il grande cambiamento per le telecamere, per le camere, scusa, e devo dire che ancora funziona bene. Foto, oramai è rimasto palesemente indietro, ma per fare i video devo dire che grossi problemi non me li dà. batteria. Ora ovviamente ho il power bank costantemente in carica perché altrimenti sarebbe finita da ore. E visto che anche questo nuovo modello ha delle implementazioni alle camere, son passati 5 anni, forse è il momento idoneo. Ah, allora guarda, da questo punto di vista ti posso garantire che anche io sono venuto qui quando ero giovanotto. Eh, io sono arrivato qui a 29 anni single, quindi bene o male anche a me piaceva uscire la sera, faceva andare ai concerti, ai live, agli eventi. E qui a Chioto c’è una zona notturna, il diciamo il post Izakaya, quindi post cena dove sono dei club, dove puoi andare anche la notte fino a notte fonda oppure eventualmente Questo però ti parlo di eh 20 1520 anni fa, però passando lì vedo che comunque rimane com’era allora. È rimasto com’era allora. Ipotizzo sia così anche adesso. Altrimenti, sempre da Kyoto, un altro modo che si faceva era si prendeva il treno, si andava a Osaka, si passava la serata barra notte se uno aveva un concerto oppure degli eventi da che ti un kara che ti portavano amici con cui stare fino alla mattina presto e poi prendevi il primo treno per tornare a casa. Queste erano le due soluzioni qui da Kyoto. Questo è vero. Questo è vero, però io avendo tutto il mondo della Apple ho il MacBook e l’iPad, MacBook Pro, l’iPad e il cellulare tutto insieme, molto più semplice. Quindi un fatto anche di comodità e devo dire il Pro Max o il Pro 17 saranno sempre competitivi immagino. Il problema è la dimensione. Sono un po’ combattuto perché non avendo mai avuto un padellone a lungo andare potrei anche dire mamma mia, cioè portarselo in giro un peso. Quindi forse andrò adesso al allo store, al negozio ufficiale che sta a Cigiodori e li vedrò. colore arancione mi piace tantissimo, vi dico la verità è il colore che mi ha più eh preso. Io ho già questo blu bellissimo del modello 12, colore veramente bellissimo e ho visto che l’hanno riproposto quest’anno e anche quello è bellissimo. Il colore blu lo trovo veramente bellissimo. L’ho detto, l’ho detto. Però è anche giusto magari cambiare. È quella arancione. Poi a me piace, non so se vedete le mie storie su Instagram, mi piace molto avere lo sfondo arancione. È un colore che apprezzo particolarmente e a questo punto magari sommando questi fattori che bella. Vedete adesso com’è molto più tranquillo. Anche prima lo era, eh, però aspettate, mi fermo così vi do anche una panoramica di dove siamo. Oh, devo dire adesso a parte c’era un ragazzo se l’avevo messo dietro di me. Nessun lag, mi pare. Confermate? Con questo sistema ho avuto ho tantissimi punti su Streamlabs e posso quindi anche eh applicare la funzione che si potrebbe fare solo da abbonati, però avendo i punti si può comunque attivare per mantenere costantemente attivo il campo. Anche quando cade la linea la trasmissione non si interrompe, resta in attesa ma sempre attiva e questo è un grandissimo vantaggio perché poi non venite espulsi. che ci faceva mo tante Oh, bravissimo. Esatto, esatto, esatto. Eh sì, l’arancione per l’iPhone è un colore, chiamiamolo, innovativo, dai. Particolare pure ci sta benissimo, però è bello eh, il colore, però mi piace il prezzo un po’ meno, eh, però eh quello è Vediamo un po’. Ecco, 80 km. Andare. Bellissimo. Una zingarata, eh? Alla faccia della zingarata, però son bellissime. Sì. E io mi ricordo pure quando ai tempi delle ultimo anno di liceo, primi anni di università con la macchina, andavamo affrascati. alle fraschette, appunto, ed era divertentissimo. Lancio delle olive proprio da da panca a panca. Esatto. Quindi le zingarate, secondo me, sono le migliori e da ricordare. Bravissimi che avete ricordato la vostra. Quindi, tornando al discorso per un ragazzo se Kyoto è noioso oppure no, direi che rischia di poterlo essere se non hai ovviamente interessi storici o interessi tradizionali o interessi legati a ai tessuti o alle attività che caratterizzano questa città. Altrimenti io mi sposterei a Osaka se vuoi rimanere nel Cansai o direttamente a Tokyo. Queste due città secondo me sono ottime per aspettare sposto così c’è una lunga fila davanti. Sceglierei queste due se non c’è l’interesse verso appunto storia e tradizione e antichità. Io ho fatto la scelta opposta perché erano proprio i miei punti di studio e di ricerca. L’ho detto, no? Sono venuto qui nel 2005, a dicembre 2005 con la borsa di studio post laurea della Sapienza di Roma per fare una ricerca sullo scintoismo e quale città migliore se non chioto? D’altro canto, non avessi fatto questo, probabilmente sarei andato o a Osaka o a Tokyo. Aspetta, eh. [Risate] Bellissimo. A proposito di ciabatte, aspettate, eh. Siete pronti? Non so se voi tutti già lo sapete, ma tadan. Oramai la mia vita qui a Chioto è con le Crocs e l’asciugamanina al collo. Questa è però la mia miss d’ordinanza quando vado alla faccio la guida, quando esco per fare una passeggiata e quest’anno sto pensando seriamente di comprare le crocc nere o anche beige marroni per andarci all’università, così almeno col jeans o con la camicia o con il completo mi metto il calzino nero elegante e la crocc. Le crocs nere d’ordinanza. Sì, sono spettacolari. Non si torna più indietro, il piede non si gonfia, non non ti esplode una giornata di lavoro, eh. E la fortuna qual è? che vivo in un paese in cui è possibile farlo. E allora io i primi anni ancora mi ricordo da italiano per andare a fare la spesa mi mettevo i jeans, la camicia, le scarpe con i lacci, tutto quanto, soltanto per fare la spesa o per andare alla posta o altre cose. Adesso no, vado prendo anche l’autobus, vado al lavoro con le crocc. Infatti mia moglie su questo scherza sempre. ricordandomi le mie evoluzioni o involuzioni, questo poi dipende da eh probabilmente soggettivo. Sì, sì, le crocs gialle sempre ovunque. Questo credo sia il quarto paio che ho. Sempre gialle sono state e ci sono andato due volte all’università. quello per no tre volte. una volta perché ho avuto un un infortunio alla caviglia e era talmente grande che non mi entravano le scarpe. L’anno scorso invece ho messo le croccorso logistico, nel senso che la mattina avevo l’università e poi dovevo scappare per andare a fare il ghiommazzoni, quindi non non passavo a casa, non sarei passato a casa e eh andavo direttamente al all’albergo al Ryokan dove poi il mio gruppo dove ci si incontrava per cambiarsi. Aspettate, quindi non avevo tempo di mettere le scarpe, anche perché lì non si mettono le scarpe. Allora ho chiesto la possibilità di farlo e sono andato con la maglietta del mio gruppo e è andata bene. Insomma, il bello di questo paese è che tanti miei colleghi australiani, americani, zelandesi fanno così da quando sono qui in Giappone. In realtà c’è una libertà anche da questo punto di vista interessantissima e io ero molto più legato ai nostri usi e costumi in Italia e poi pian piano, devo dire ho iniziato ad apprezzare quelli locali. Vedete ancora siamo alle 5:50. Sono le 5:50. Qui è ancora possibile, vedete, giocare nel fiume, portare appunto gli animali. Qua c’è anche un campo dove giocano, quindi il padre e figlio con la macchinetta radiocomandata. No, gli studenti non hanno commentato, ma gli studenti hanno loro le crocs? Loro vengono anche in ciabatte, proprio quelle con scritto fila. È un altro mondo da questo punto di vista. Esatto, esatto, è vero. Ma pensa in un libro di testo, in un libro di testo edizione ed lingua, se non mi sbaglio, italiano all’università, eh, volume 2, quelli in copertina rossa per B1 B2, quindi corso avanzato, corso intermedio. C’è il primo capitolo, se non mi sbaglio, dove, appunto, una ragazza americana deve uscire con degli amici italiani e lei si vergogna perché dice proprio la stessa cosa che hai scritto tu. Lei quando esce va in giro in tuta con gli suoi amici in America, mentre qui sono tutti eh perfetti, eh precisi, eh si trovava un po’ in difficoltà perché notava questa grande differenza sul campo. Ecco, è proprio così. Sì, sì. E guarda anche qua. Ora vi racconto questo aneddoto. Ora che non c’è il sole, come vedete, riesco a parlare anche più facilmente. Allora, in realtà eh no e dalla parte io guarda dipartimento italianistica ovviamente siamo sempre in camicia con i pantaloni, jeanso, pantaloni lunghi eccetera. Quello sì. Però ti posso dire che anche altri colleghi americani o stranieri, internazionali comunque si vestono bene, eh, non è che soltanto noi tutti gli altri no. Ci sono anche però soprattutto versante americano, australiano neozelandese per quel che riguarda la mia esperienza. Eh, quindi ovviamente questo è pure un dato limitatissimo alla mia esperienza. Comunque sono molto più liberi di andare con i calzoncini, eh scarpe o da treking o i sandali o le classiche birkestork, maglietta oppure camicia waiana e via. Beati loro, sono molto più tranquilli, sciolti, liberi, comodi e via. [Musica] Allora, ecco, questo è un argomento un po’ diverso, penso, eh perché l’infradito effettivamente non ma insomma nemmeno anche l’infradino andrebbe bene, secondo me, perché qui vanno proprio con i sandali oppure con eh ciabatte anche. Ma tu vedi anche i ragazzi che escono, fanno un date, un appuntamento e possono avere la ciabatta. Capita, eh? Oppure quando vanno al karaoke che vanno, escono insieme tutti gli amici, hanno l’infradito, le ciabatte, quando fa caldo e le scarpe, veramente è tanta fatica. Poi è umidissimo qui. Vedi anche il signore che è un po’ particolare, però anche lui aveva l’infradito. Che camminata. Stiamo per raggiungere gli 8 km. Ah, però ecco, senza il sole si sta meglio. Un po’ di fresco c’è, ma è venticello, c’è, ma è umido, tanto tanto umido. Ecco, dicevo, qui tanta gente viene a allenarsi. Spettacolare, no? No, st al calzino bianco non ce la faccio nemmeno io. Quello ancora non riesco a superarlo. Ho dei blocchi dovuti alla cultura di appartenenza che sono forti a resistere. Quello no. Standalo col calzino bianco. Anche il mocassino col calzino bianco non ce la faccio. ha fatto ricordare. [Musica] Ora voi mi confermate che qualcuno sta su No, voi siete tutti su Twitch, vero? Non lo so, perché io adesso leggo soltanto devo togliere un po’ di pubblicità, effettivamente esce troppo spesso e dà fastidio. Questo è un appunto ora che mi prendo, così a casa tolgo questa ripetitiva campagna pubblicitaria dei miei avvisi. Eh, 1 2 3 Perché poi ovviamente sono tutti collegati. Oggi non c’è Facebook perché la mattina la mattina quando ho attivato il multistreaming non mi ha riconosciuto Facebook, quindi ho dovuto togliere, mi dispiace per Facebook, ma sarà per la prossima volta e devo cercare di diminuire questi avvisi. Oh, certo. Eh, me lo auguro anch’io. Spero qua di esserci ancora per tanto tanto tempo e chissà, fammi sapere quando sarà. Con piacere ci andiamo a prendere una bella birrozza o anche più o se non bevi, una bella passeggiata, una chiacchiera con molto molto molto piacere. [Risate] Grande Bad! Guardate che bello questo scorcio, questo angolino. Aspetta, qua c’è una bicicletta. Mi sposto. Qui c’è un ragazzo che suona il violino. [Musica] Sapete, anch’io sono al basso, quindi sono uno strumento musicale e il fatto di poter uscire di casa, avere un angolo, comunque guardate che angolo. Ora mi fermo per farvi capire dove mi trovo, dove ci troviamo anche questo signore che sta suonando. Ah, adesso c’è un po’ di lag, eh. Qui con tutti questi alberi vedo che c’è un po’ di lag, però guardate che meraviglia. Ecco, con questo panorama ti metti a suonare la chitarra, suonare il violino, qualsiasi altro strumento, leggere, riposarti. Ora là vedo dei ragazzi, ancora i ragazzi di prima con le bandiere che adesso fanno altre altri esercizi per loro evento. [Musica] Esatto, esatto. Bellissima cosa, aggiungerei, anzi rafforzerei. è meraviglioso, però ho iniziato dicendovi proprio che eh questo fiume, il Camogawa, è vissuto quotidianamente da tante persone. Adesso in queste ore di passeggiata, potete verificarlo anche voi direttamente con i vostri occhi. Qua adesso questo ragazzo, guarda quanto è bravo, si sta allenando con la corda. Qui siamo arrivati a Imadegawa. Risaliamo a De Macianaghi, dai. Poi se volete la prossima Oh, aspettate, c’è un ragazzo che sta correndo dietro di me, non voglio togliergli il passo. La prossima volta posso partire da qui e andare verso nord. Quello pure è un’altra zona totalmente diversa da quella che abbiamo visto oggi. Vedete qua, non so quale sia questa università, però si stanno adesso riposando. Oggi stanno tutti facendo eserzioni con le bandiere. Non so quando sarà il loro la loro festa. Ah, non ho letto cosa hai scritto, visto che dà una sensazione freschezza, ma dubito sia così. Non so cosa la linea prima non l’ho letta la riga prima, immagino questo momento, ma ti assicuro che è umidissimo. Sono veramente tutto sento l’umidità. Ecco, mettiamola così. Si avverte molto. Va bene. Ok, prossima volta posso organizzare partenza sempre per il Camogawa da De Macianaghi verso nord che è un’area molto molto diversa, ancora più direi isolata, meno frequentata. Alcuni sono dei campi sportivi. Ancora ancora sì. Poi man mano si procede verso nord, vedrete, saranno più lontani da questa area per poi riprendere nella zona. Non so se arriverò fino laggiù perché è lontano, eh, il ponte che poi conduce verso la università per cui lavoro, la Sanghio da Gaku. E là ci sono è molto più vasto anche lo spazio dei nel percorso stesso e anche là c’è tanta gente che fa sport che vive quella zona del Camogawa. Ora qui tempo è adesso? Oh 1:59. Sono 2 ore di camminata. però più mezz’ora di prima. M guardate, adesso scendiamo qui. Questa è Madegawa. Io son partito da lì in fondo a destra. Questi due punti, ovviamente, uno ci consente di attraversare il fiume Camo, l’altro il fiume Tacano, quindi Camogawa davanti a noi e Camogawa e Tacanogawa, l’altro. Uh, un po’ di tramonto, guardate. Aspetta, mi fermo così vi do anche tutto in 1080. Devo dire non è mai saltata la linea, giusto qualche lag in mezzo a qualche albero, ma molto fluido per tutto il percorso. Bellissima sorpresa. Adesso saliamo lì. Ah, poi con piacere posso dire che ho finito il famoso libro del Kyoto Kentè. il libro sulla conoscenza della città di Chioto, l’esame a dicembre, ma ieri poi ho incontrato questo mio amico sempre di Mikoshi, il mio Cohai, io sono suo Senpai e a dicembre però molto probabilmente andremo come ogni dicembre a realizzare le corde sacre per lo Yasakaginia Chiotamba e allora non possiamo fare l’esame con grandissimo dispiacere. Qualcuno sta fumando. C’è odore di tabacco, di sigarette. Questa forse. Eh sì, chissà. E il prossimo è a giugno, quindi forse fino a giugno, devo aspettare. Ma cogliere l’occasione ho trovato un altro libro da acquistare dove ci sono domande e risposte degli esami precedenti, in modo tale anche da farmi un’idea di quello che mi aspetta. Aspetta, eh. Ah, niente lag. Ah, perfetto, meno male, mi fa molto piacere. Quindi 1080 continuo. Ottimo. Ora vi faccio vedere un po’ di cartelli. Questo è il primo fatta nell’era E6 hanno 17. Quel triangolo rosso siamo noi. Vediamo se c’è casa mia. Ioscida. Ah, non c’è. Io sto da queste parti qua. Ici oggi no, sto qua un po’ più a est. Questo pure è una bellissima aria. Quante volte ci venivo nei miei primi anni di Giappone. Anche qua, quello anche è una zona coperta dove ci sono negozi. Là c’è un bagno. Se qualcuno poi dovesse passare da queste parti sappia che là c’è un bagno. Io stavo cercando una stele commemorativa, ma non c’è, quindi dovrò trovare la prossima volta vengo. Magari è da queste parti. Oh, guardate che bello anche il riflesso del tramonto sull’acqua. Wow! Però ecco, l’iPhone 12 ancora la molla. Per fare questo lavoro, devo dire, non crea grandi problemi. Avendo poi tutti i cavi da per cui posso collegarlo al power bank, in realtà va bene. Il problema è che il Lightning ogni tanto non si connette bene e perde la carica e prima è uscito fuori l’avviso della batteria scarica, adesso pare essersi rimessa a funzionare. Vedete? Prossima volta possiamo andare verso nord lassù, quindi facciamo Kamogawa e poi magari a Kitaogi o anche dopo Kitaoggi taglieremo per prendere poi l’altro fiume. Quindi un bel giro lungo anche per la prossima volta. Ah, sì, sì, è venuta, è venuta quest’anno è andato tutto bene. Devo dire la verità, siamo stati bene oggi, prima della partita della magica, perché tra parentesi sono qui, ma a breve alle 7:30 per noi qui 12:30 per voi in Italia c’è la magica ed è non so quanti anni che finalmente potrò vedere una partita, un orario decente qui in Giappone e allora sono tutto frizzantino. Ecco. Oh, vediamo se sta qua. No, non sta qua perché sta sull’altro ponte. Sto cercando una stele in pietra sulla Sabaca che è un’antica via studiando proprio per il Kyoto Kente Sabakaido era un’antica via che portava da Obama una città fino a De Macanaghi il Saba. Adesso vorrei lo sgombro, mi pare, merluzzo salato e se lo portavano fino qui e hanno creato una maratona, la Sabaido. Sono due tratti perché in totale sono 76 km. Fanno una dalle 6:00 a l’una e l’altra dalle 2:00 alle 6:00. veramente un Tour the Force, un Iron Man più che maratona e l’ho messa tra i miei obiettivi futuri. Non so quando, ma spero di realizzare questa pazzia. Comunque vedete che bel panorama paesaggio. Qui siamo sul sopra il fiume Tacano che poi qua va a confluire con il Camogawa che viene da destra da ovest e poi riprende il nome di Kamogawa. Mi giro così vi faccio vedere anche dove sono partito due ore fa, giusto? Eh sì. Questa è la Kehan, la stazione, la stazione centrale della Kehan. Dietro c’è la EAN e lì c’è il Taganogawa che va su. Ovviamente è molto più selvaggio e se vi va ci faremo questo percorso. Da quella parte invece c’è lo Shimogamo Ginja dove mi sono sposato nel 2007. Magari anche lì possiamo passando, non so se avete visto un ragazzo con un peluche di che canale era? Formichiere sembrava. Ale, ora se vi va, se avete tempo, io comunque devo tornare a casa a piedi e posso farvi vedere il resto della città che manca per tornare a casa. Questo se vi fa piacere, se avete poi domande dite, eh, scrivete, dite, scrivete e io proverò a rispondervi. Intanto aspettate che bevo un po’. Yeah. Meglio e allora andiamo. Guarda che bello, anche i colori del tramonto iniziano a mostrarsi a noi. Guardate qua che bei colori. Andiamo. Sapete che quando va via poi la luce io leggerò sempre con più difficoltà, ma mi impegnerò a provare a leggervi durante la passeggiata verso casa. Siamo intanto a Wow! 8,m90 960 m 970 m da quando ho iniziato a camminare, però son partito da casa ovviamente per arrivare fino qui, 2 ore 40 circa. Eh sì, sono 30 minuti per arrivare al punto di inizio della diretta. Allora, anche vero, eh come se fosse all’inizio della giornata. No, sto cercando seriamente adesso di Aspettate, mi è uscito un altro ca Rino. Dovrebbe andare bene così. Questi abbiamo appena passato due parcheggi di biciclette. Qua c’è il famoso 7-leven di Demaci, dove tante volte di notte, tornando da Osaka, quando lavoravo a Osaka, prima di passare poi a casa, veniva a mangiare qualcosa qui. Qua ahimè un edificio poco caratteristico, però giustamente è anche importante la pluralità a patto che sia reciproca questa pluralità. Qua ci sono le poste, farmacia. Qui c’è la piscina dove i miei figli andavano per tutti i 6 anni delle elementari. Ora vi faccio vedere qua a destra, eh, inizio a avere difficoltà a vedere in fondo con gli occhiali perché gli occhiali sono da vista, quindi ho sfocato in fondo, però ancora riesco a vedere bene. Ok. E questo edificio alla mia destra, Heming in Katagana Hemingu, è la piscina sotto, sopra c’è tutta l’aria con gli attrezzi, quindi Quindi si può fare anche palestra qui, non palestra pesistica, ma comunque fitness e la piscina. E i miei figli durante i 6 anni di elementari l’hanno frequentata. Sentite le ultime cicale. Qui c’è la macchina che gira, quindi possiamo andare. Bicicletta. fattorino per McDonald’s in bicicletta, così pure anche ecologico. Ottima idea, però mi sembra una bicicletta senza marce. Spero per lui le abbia. Aspetta, eh, ti comprendo. [Risate] Bravissimo. Esattamente. È proprio così. Ora a breve la mia capacità di lettura caderà drasticamente. Aspettate che questo cavo continua a uscire fuori, quindi devo trovare Facciamo così. Ok, fatto. Andiamo, mettiamoci di qua così vediamo la fila dall’altra parte. Gradino marciapiede, i famosi gidan bikey, quanti ne volete, sempre funzionanti, sempre pronti. [Risate] Buongiorno. Finalmente dopo giorni e giorni giorni di teste e anche di preoccupazioni, perché in realtà vbè oggi non è partito Facebook, quindi non posso dire di essere riuscito a chiudere il cerchio, però comunque Twitch e YouTube stanno funzionando, le loro due chat funzionano e lag stati fino adesso, quindi la parte più importante della passeggiata al fiume si è potuta vedere. Niente, si è scaricato, quindi anche questo va bene. Il microfono che ho qui funziona bene. Devo dire che un buon risultato. E anche problema per me rimane ovviamente la chat perché e Streamlabs ha dei bug. ho provato tantissime volte prima che non funzionava, quindi poi ho dovuto capire dov’erano gli errori e tolta la chat, messa la chatbx, messo delle grandezze limite perché tolta poi quella superata quell’ordine di grandezza andava in bug e ingrandiva tutto lo schermo, quindi non potevo aumentare un pochino di più. Per me è molto piccolo qui, perché altrimenti raddoppiava la grandezza e non avrei letto più nulla, soltanto una riga e basta per quanto era grande. Aspetta, eh, metto qua così con la luce. Ah, intanto le zanzare mi stanno veramente mangiando. Grande Luk. Ah, dalla YouTube di Ah, vedi che bello. Eh, purtroppo stando con questa dimensione di caratteri, io riesco soltanto a leggere quello che mi viene scritto, ma non da chi. E se aumento anche di un di una grandezza, il bug entra in azione e mi raddoppia tutto quanto, tutti i caratteri. E allora e non posso più leggere nulla perché occuperebbe soltanto uno di voi tutto lo schermo. E questo è il sistema migliore con gli occhiali, quindi riesco a leggere la parte bianca, ma i nomi no. Po’ ahimè i nomi sono sempre rossi, blu, viola. L’unico verde è quello di Streamlabs che si legge, però purtroppo sono tutti scuri e non riesco poi a leggerli. Peccato. Vedi che bello? Uno aveva scritto e purtroppo poi magari lascerò un commento ulteriore, vediamo un po’. Prenderemo il verde. Difficile, no? Appunto. Ci mettiamo di qua. Ora mi giro mentre aspettiamo. Vedete che adesso qua c’è il 7-Eleven. Qui in questo palazzo qua c’è Saizeria c’era un famosissimo caro di nome Monaco sta pro qua e poi i tempi cambiano. Anche qua non c’era questo drugstore. Quella che voi vedete davanti a voi è la Kyodai, la Kyoto University, Università di Kyoto, una delle più importanti, se non la più importante qui in città. E io ogni mattina ho esagerato, quasi ogni mattina faccio questo percorso scendendo da casa, poi e arrivo in fondo a Marutamaci, giro per i Gasciaidori e risalgo per Umadegawa e poi prendo un’altra strada per completare il circuito dei 5 km. Ultimamente devi essere devi usare un cellulare per seguire la tua live in modalità solo chat. Aspetta. Eh, ma stai dicendo a me? No. Sì, qui adesso è sceso in pochi minuti. In pochi minuti è tramontato il sole. Qui son passato proprio questa mattina mentre correvo. Secondo giro. Eh, siamo quasi a 10 km di camminata oggi, più 5 di corsa. Direi che non c’è male, però a casa mia qui mancano ancora 2 km circa. 2,6 1,6 da qui e 7 forse per non leggere la chat sul video. No, ma io la devo leggere perché altrimenti non so dove leggerla. Il discorso non è che non la devo leggere, a me va bene leggerla. Io la posso toglierla a voi, la posso togliere, ma il problema è che non mi dà la possibilità di scegliere caratteri a me. Se e passa il bug e è talmente grande il carattere che non riesco a leggere. Se voi scrivete prende soltanto una parte della frase, non tutta, perché la taglia, quello è il problema. Altrimenti sì, si potevo fare così. Eh sì, alla faccia la passeggiata una bella Infatti ho detto mi sentivo bene oggi alle 3:30 ho detto “Ok, alle 3:30 sono partito, mezz’ora per arrivare alle 4:00 de Macanagi a iniziare la diretta e chiudiamo con questo rientro a casa al Buglio. Ah, non potete capire quanto stiano pizzicando le gambe. Zanzare stanno veramente banchettando. Uh! Ora spero la prossima volta di poter mettere anche Facebook. Chissà se aspettate, mi fermo così. Leggo. Ore 5:25. Sì. Ah, mamma mia che pizzicore! Confermo. E domani mattina tornerò qui a correre perché ovviamente credo sempre un defaticante. Oggi è stata una buona giornata di moto. Questa strada è Imadegawa. e raggiunge su salendo verso est termina incrociando Ciraca, Sciracava. Qui è già ancora Shiraca, quindi ancora 2 ore prima della magica. In mezz’ora dovremmo essere a casa da qui con questo passo. Spero in mezz’ora di arrivare a casa. Qui a destra sempre la Kyodai, anche a sinistra la Kyodai, tutto Kyodai. Ora quest’area in cui poi non vivo qua, io vivo ancora più a estest, devo salire e poi scendere un pochino verso sud. La sera è così, ecco, non troverete grandi attività. Per andare a passare la serata è meglio andare in centro. Esatto. Sì. E te lo confermo, sono 20 anni che vivo qui e molti di voi già lo sanno. Non ho la macchina, cioè io vivo qui da 20 anni e ho una famiglia, due figli, un gatto, vado all’università in bicicletta, eh quando piove prendi l’autobus, il treno, il taxi, insomma i mezzi ce ne sono quanti ne vuoi. E non ho bisogno assolutamente di avere una macchina. Per questo, vi dico la verità, da Romano de Roma, abituato a vivere e muovermi con moto e anche con macchina a Roma fino a 29 ai miei 29 anni vivo a Roma. È stato un toccasana e ora inizia a essere più complicato. Ah, ok. Sempre la domanda di prima. Sì, confermo, concordo assolutamente. Una città a misura d’uomo e il bello sapete qual è, almeno dal mio punto di vista, io sono di parte, lo sapete. Quindi magari quello che vi dico prendetelo con le molle perché io sono entusiasta di questa città. Però l’aspetto interessantissimo, sempre se ti piace muoverti, camminare, biciclette eccetera, comunque puoi spostarti da un centro abitato a una zona molto più isolata o sempre all’interno di un centro isolato puoi trovare parchi, puoi trovare natura o sempre al centro te ne vai in zona est o in zona ovest e sei circondato delle montagne. Sopra casa mia ci sono cascate, ci sono percorsi per fare hiking, treking e quant’altro. Trovate delle rovine di avamposti del periodo medievale giapponese. Trovate santuari, templi in mezzo alla montagna, non solo qui, ma anche in tutti gli altri monti che circondano la città. Eh, e se vi piace questo tipo di vita è per me è aver fatto bingo in un certo senso. Spe adesso è sempre più piccolo, ma poi Ah, certo, tranquillità quante ne vuoi. È quello il discorso, appunto, che si abbina e il ragazzo prima che scriva per un ragazzo forse Kyoto non è il massimo. È esatto. Non ti piace anche o soprattutto questo lato della città potrebbe un po’ stancarti o venirti a noia perché è molto tranquilla. Ci sono zone, come ho detto prima, più vive, più frizzantine, più birichine. Ripeto, volendo puoi andare a Osaka per goderti qualche serata barra nottata, oppure forse stare direttamente a Osaka o direttamente a Tokyo se hai un desiderio di vita più quotidiano, contemporaneo, cittadino. Potrebbe poi, ecco, Chioto risultare un po’ noiosa. Per me assolutamente no. Ma sapete qual è la mia vita? Eh, però eh il bell appunto è che è soggettivo, quindi il Giappone offre tantissimi tipi di città in cui vivere, tantissimi tipi di situazioni. Quello che mi fa piacere sottolineare, qualunque situazione sia, si va a vivere in un luogo sicuro, eh, pulito, funzionale, quindi avete di base tutti i mezzi necessari per poi darvi da fare, mettervi sotto sul vostro progetto, sul vostro obiettivo, sui vostri studi barra lavoro e realizzarvi il bello e anche a quel punto anche il difficile perché non hai più scuse in un certo senso è la lingua e la lingua la studi. Oppure se vieni con l’inglese puoi lavorare con l’inglese benissimo, soprattutto nella nelle città più internazionali o rivolte a determinati lavori. Quindi sono situazioni che ti danno la possibilità di realizzarti e ti tolgono tutte le scuse che vabbè, noi siamo italiani, la mia esperienza anche le scuse fanno parte del nostro pane quotidiano. Ecco, è colpa sempre di qualcun altro. Aspettate, eh. Esatto. Questo vale anche per me. Io Tokyo l’ho vista, ci sono stato tre volte nella mia vita e sono bastate. E poi vi racconto sempre gli stessi aneddoti. È pure vero che li ho raccontati anni fa nelle nelle live di 34 anni fa, quindi magari molti o non li hanno mai sentiti o se ne sono scordati. Però nel 2006, quando sono andato la mia prima volta a Tokyo, per incontrare i Gugi, gli operatori cali dello Yasekuni Ginja e del Meji Jingu a Tokyo e non ancora mi ricordo, stavo a un semaforo rosso, è diventato verde e sono stato tamponato. uso questo termine in proprio perché per farvi capire proprio il sistema, la situazione da pedoni che da dietro di me come delle degli automati vestiti alla Matrix andavano in direzione retta e se qualcuno c’era davanti non truppava e proseguivano con la loro il loro passo veloce. E lì vengo da Roma, insomma, non è che vengo dall’ultimo paese dove non ho mai avuto occasione di conoscere ingorghi o eh tante persone insieme. Quello che mi ha veramente lasciato senza parole era anche questa, come si dire, questo enorme numero di persone, ma comunque sempre controllato, non caotico, ma erano degli automano tutti dritti così, vì mi ha mi ha colpito quella scena, dico la verità, ancora me la ricordo oggi perché mi ha colpito questo modo. Ora questa poi è una mia eh sensazione vissuta in quel momento. Poi posso anche avere avuto un’idea sbagliata, eh, attenzione, però quello che mi ha colpito era questi ragazzi, perché poi erano abbastanza giovani, tutti vestiti uguali, tutti capello uguali, che andavano tutti così e io da dietro ho sentito proprio sulle spalle tu tu così. Beh, mi fermo per leggere. Eh, bella domanda. Allora, per la mia esperienza personale, posso dirti anche di no, perché eh son capitate cose, però anche Sì, nel senso che c’è sempre un Giappone in realtà si muove molto a raccomandazione, no? Che cosa dici? Nel senso che sono molto spesso gruppi, clan, famiglie, eccetera. E molto spesso si propone un nome di fiducia o un nome passato da qualcun altro di fiducia e non è sbagliato nemmeno come sistema in realtà perché se la persona che propone l’altra persona è una persona di fiducia storica, sai che la persona proposta è una persona di fiducia. In realtà c’è anche questo modo di eh vivere la società. D’altra parte in Giappone conta anche molto il curriculum, ma il curriculum nel senso proprio letteralmente dove ti sei laureato e quello conta tanto. Altro punto potrebbe essere importante è la sponsorizzazione. Se una persona trova uno sponsor che propone la tua candidatura è anche quello di una buona presentazione. Infine, secondo me, c’è anche la possibilità tranquilla di avere l’aspetto meritocratico. Poi da straniero è un altro discorso, però se si parla di Giappone probabilmente ci può essere, anche se mi dà l’idea. Io, essendo straniero e facendo dei lavori eh non all’interno di aziende già, perché lavorando all’università io ho i miei corsi, quelli ricevo e lì vado avanti, quindi non conosco poi le metodiche di una azienda piramidale, queste società piramidali giapponesi. Eh, forse a differenza che il lavoro magari ancora c’è oppure c’è ancora possibilità di presentarsi e trovare lavoro. Ora non so quale sia la situazione in Italia perché non ci vivo più da 20 anni, quindi non posso fare paragone. Comunque ecco che sia così tanto meritocratica qualche punto interogativo me lo me lo lascio. Che sia funzionale. Sì, ripeto, la fiducia a volte purtroppo anche da quello succede in tutto il mondo, eh, tra persone uno si passa uno, l’altro si passa l’altro per farsi dei favori, ma tolte queste piccole percentuali, molto spesso il concetto importante è se è funzionale o meno. Quindi molto molto spesso quando si propone un nome si propone qualcuno solitamente una persona di fiducia valida perché altrimenti se fai una brutta figura, se fai fare una brutta figura, metti a repentaglio il tuo nome e il nome di chi te l’ha di chi ti ha presentato. Aspettate che mi fermo. Eh, certo. Eh, capisci. Comunque son sono son discorsi anche molto delicati perché anche qua se alla fine vieni scelto la raccomandazione va bene, se non vieni preso ah vedi son tutti raccomandati oppure e se uno è più bravo è difficile riconoscere che uno sia più bravo di te. È complicato questo questo discorso perché di base chi vince è felice e funziona tutto. Chi invece eh ci resta resta col cir mano può lamentarsi a volte anche a ragione di un sistema fallato. Mettiamole mettiamola così. Vedete qua sulla sinistra c’è l’inizio barra fine in realtà barra eh sviluppo successivo del sentero del filosofo. Per qui siamo a nord, in realtà inizia a sud dal Nanzengi. Vi ricordate anche questo? Se vi va andate a vedere le mie dirette di qualche anno fa oramai. Mamma mia! Che amarcord nostalgia canaglia erano durante il Covid, mi ricordo. Quindi sì, 2021 22. Allora, oh! Aspetta, eh, non riesco a leggere. Allora, in che io direi in tutto il mondo, cioè quando trovi un lavoro, quando inizia un lavoro, quando ti offri per un lavoro, francamente ovviamente tu entri in un mondo nuovo e anche come ti presenti molto spesso Questo fa la differenza. Poi ovviamente anche chi sei è la parte più importante, però anche come ti poni a prima visita, a prima vista. Eh se le due cose poi sono positive entrambe, perfetto. Allora a quel punto diciamo che il gioco è fatto. Mi fermo sotto la luce così leggo meglio. Quindi sì. discorso dell’umiltà, della trasparenza, ma anche della della volontà eh di voler tenere a quel lavoro e di voler dare contributo, soprattutto se si parla poi di un gruppo di lavoro. qualunque lavoro esso sia. Io l’anno scorso ho avuto una grandissima soddisfazione puramente simbolica perché era ovviamente a livello gratuito eh una mia una nostra ecco, vedientessa era del mio corso, ma frequentava anche altri corsi di di seconda lingua di italiano e voleva partecipare al concorso di poesie. Allora, quest’anno era Non l’anno scorso, aspettate, quest’anno, vediamo, quest’anno accademo, diciamo così, quest’anno accademo e la mia collega e il mio senpai eh mi ha chiesto anche la ragazza la stessa mi ha chiesto se potevo seguirla e aiutarla nella lettura e nella anche dizione. e nella presentazione di questa poesia e io ho detto sì, ovviamente a tutelo gratuito tante ore dedicate a questa ragazza fuori il discorso lavorativo, alle ore mie di lavoro e l’ho fatto per la passione, però non perché era un dovere, eh perché era proprio un desiderio, un piacere come professore offrire la mia, chiamiamo le mie sch, le mie abilità, le mie capacità. per poter raggiungere un eventuale su obiettivo e questo è anche il nostro il nostro lavoro. E alla fine è arrivata seconda, se non mi sbaglio, eh, è andata sul giornalino e anche io sono stato citato e anche durante la premiazione mi hanno mi hanno citato e sono grandissimi riconoscimenti questi, ma non l’ho fatto per questo, l’ho fatto perché per dare una possibilità a una studentessa di poter raggiungere un suo obiettivo e magari questo obiettivo poi le aprirà altre porte per della sua vita e il lavoro di professori barra educatori barra formatori è proprio questo, dare incentivi a questi ragazzi per poi realizzarsi nelle loro vite. Ecco, ora che mi avete fatto tornare indietro di qualche mese. È una gioia adesso che mi fa piacere condividere con voi perché siamo riusciti a dare, io poi ho cercato su internet questa poesia e gli ho spiegato com’era la come respirare, come dove dare eh tono e come leggere le singole parole, come invece creare l’insieme e devo dire che è stata bravissima e ho visto poi il video, io purtroppo lavoravo Quel giorno non sono potuto andare al all’evento e mi hanno mandato il video ed è stata formidabile. Ma la gioia è proprio per lei vedere che da un desiderio è arrivata poi proprio la la sua realizzazione ed è stata poi anche riconosciuta, vincitrice, ma anche non avesse vinto, comunque era andata a un concorso di poesia italiana. Bellissimo. Aspettate, non vi sto leggendo perché devo guardare davanti che è buio. Mi fermo qua, poi quando parlo non mi fermo più io. e lo spero, ma anche comunque ha potuto vivere e realizzare un sogno, un desiderio all’interno del suo percorso formativo universitario e far parte e per me far parte di della loro vita in questi 4 anni è mi riempie di gioia, ma a volte mi scrivono pure “Ah, professore, grazie a lei poi sono andato in Italia, ho avuto il piacere di conoscere il suo paese, è bellissimo”. E cioè non si parla sempre di soldi e basta, si parla proprio di emozioni che dai e che poi ricevi. E per noi, parlo professori educatori è l’aspetto, certo, i soldi servono perché senò non vai avanti nella vita, ma le emozioni vengono da questo. Aspettate che mi fermo per leggere. Esatto. Ah, una lacrimuccia è scesa. [Musica] Beh, voi pensate stando in Giappone, vedere poi questi ragazzi che si interessano al nostro paese, alla nostra cultura, alla nostra storia e vogliono mettersi in gioco. Eh, è veramente emozionante. Anche mi ricordo durante le pause pranzo all’università abbiamo fatto tre quattro incontri e io ci andavo proprio felice e mangio un po’ prima, mangio un po’ dopo, non è un problema, ma veramente stiamo creando un’opportunità per questa ragazza e anche tutti gli altri studenti che hanno partecipato l’hanno vissuto, spero, anche per loro in quel modo positivo. Ecco qua il famoso fresco. Di qua c’è la farmacia. Aspettiamo la bicicletta che passa avanti. Ecco qua. Questi sono i due edifici frequentati quasi quotidianamente da me e signora per fare la spesa. Vedete? ridendo e scherzando, ho un certo appetito, eh. 10 km a piedi si fanno sentire. 11 Wow! 11, km 370 m. però eh sì, ora vado a casa, una bella doccia, mi rilasso un po’, faccio stretching perché mi sento un po’, come si dice, anchilosatro e poi si mangia per poi soffrire, perché questo si soffre offrirà come ogni partita, come ogni anno, terribilmente davanti alla magica. Poche decine di metri, eh, posto un centinaio scarso e sono arrivato la prossima traversa. Stasera c’è un evento Sento già l’odore di sigarette, infatti stanno fumando. Si può, eh? Non sono sempre il solo bacchettone qua. Loro hanno il ciccatone fuori. Problema è che molto spesso lasciano poi le segrette per terra, però speriamo. Vedete là ci sta il cosa cena. Speriamo sia così anche stasera. [Musica] Speriamo domani non trovare mozziconi per terra, anche se la vedo difficile. Ahè! E con polemica finale io sono andato a casa. Questo è il classico parcheggio di fronte casa mia e uh, bella passeggiata, possiamo dirlo. Sono stati 11,m 520 m. Direi che possono basta bastare. Io vi auguro un buon proseguimento di giornata, di mattinata, di domenica a voi e una buona serata a me e a presto per la prossima diretta o il prossimo eh la prossima diretta casalinga. Adesso a breve poi vi darò nuove info, nuove notizie e per i prossimi eventi eh live. Grazie ancora a tutti quanti. Ah, aspettate. Oh, grazie. Sì, grazie. Grazie. Adesso rientro e ringrazierò tutti quanti. Grazie ancora. Buona domenica. Stanno smontando tutto. Alla prossima occasione. Ciao. Ciao.
📋 *DIRETTA STREAMING: PASSEGGIATA AL KAMOGAWA, Kyoto, Giappone 🇯🇵*
In questo video: Una bella passeggiata lungo il Kamogawa, l’iconico fiume della città di Kyoto.
Buona visione!
🎥 14 settembre 2025.
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