🚘 Road trip ad OKINAWA su una vera JDM 🐠 Da Naha a Kouri Island

Questo posto è un sogno e un sogno nel sogno è noleggiare un’auto giapponese e girarsi l’isola di Okinawa. Siamo già venuti lo scorso anno e ci siamo promessi che saremo venuti tutte l’estati perché questo è uno di quei posti che ci fa stare bene. Poi goderselo così è un’altra storia. Veniamo da Hong Kong perché la settimana precedente eravamo in Cina, atterriamo a Naha e ho scoperto che tanta gente che viene a Tkinawa non vede naha perché si pianta nel resort. Siete pazzi. Mi è rimancata. Iniziamo con una mini avventura per cui la macchina non è ancora necessaria. Ok, perfetto. Buongiorno, oggi ci va al Tokashiki Island. Il biglietto per il traghetto già l’abbiamo prenotato da casa. In realtà l’abbiamo prenotato circa un mese fa. Il sito fa schifo. Se poi ricercate il numero d’ordine che vi danno una volta acquistato il biglietto, non lo trovate perché il sito è veramente una roba tipo un sito di 25 anni fa. Potete anche comprare i biglietti direttamente qua. Chiaramente la disponibilità è quella che è, perché i draghetti portano 400 persone massimo. Ce ne sono quattro al giorno, alle 9:00, alle 1000, alle 13:00 e alle 16: e il traghetto è lui. Insieme ad Aka e Zamami, Tokashki, 700 abitanti circa, compone l’arcipelago del Kerama. Un posto incantevole, perfetto per nuotare con le tartarughe e se siete fortunati vedere anche le balene. Un’oretta e mezza e sbarchiamo sulla baia. Ci viene a prendere la ragazza della guestthous che abbiamo ovviamente prenotato in anticipo. Su quest’isola non ci sono grosse strutture specialmente disponibili a luglio, ma noi l’abbiamo scelta proprio per questo. Considerate anche che non ci sono taxi, quindi non pensate di arrivare e farvi una passeggiatina. Questa è la nostra stanza. Molto tipica, direi. Pensavo peggio. E per l’elettricità? Tanto ho capito l’elettricità. Mettila dentro il cilindretto e s appiccia. E vai. Volevamo provare l’esperienza della guesthouse su un’isola deserta. Insomma, su un’isola in realtà è piena di turisti, però su un’isola così. La colazione è alle 7:30 8:30 8:30. La cena è alle 6:30 e vabbè. E qua si si usa così giustamente, poi ci adottiamo. Al piano di sopra c’è una lavanderia, poi si può andare fuori. C’è la terrazza dove sta andare i panni. Che bello. E c’è un maiale. Ciao maiale. Questa invece è la zona comune dove mangeremo stasera, immagino. Uh, c’è un cane bellissimo. Ciao. [Musica] E questa è una scuola, sembra proprio bellina. Ah, vabbè, ma c’è anche la spiaggia attrezzata con gli ombrelloni. Non male, ragazzi. [Musica] Temperatura dell’acqua 28°, oggi fanno 33°. L’altra incredibile sta roba. Ma perché, scusa? Ma perché c’hanno il monociclo questi bambini? Ma che che vuol dire? Cioè, vanno in giro col monociclo come i clown. Un mezzo di locomozione inusuale qui a Tocaski Island. C’è solamente questo minimarket che sembra un po’ i minimarket della Sardegna dei posti di mare, quelli che c’hanno tutto a caso. È tipo un combini sardo. C’è pure la carne. Sì, sì, sì. Sembrano proprio quelli quelli in Sardegna. Ci sono anche i bento da portarsi in spiaggia. Vedi qua come raccolgono la frutta. Quando vedono che sta per maturare lo insacchettano e quando cade è già pronto. Se voleste anche voi farvi questa passeggiatina, sappiate che poi peggiora, cioè poi diventa molto molto in pendenza. Miliardo di curve, quindi l’infradito non è, diciamo, la scarpa ideale per fare questa cosa. Onestamente spendere €70 di motorini non è neanche la cosa ideale. Ci dovrebbero essere le navette. Boh, vediamo quando arriviamo, perché al ritorno io non me la faccio. Ah, Infostation. No, buono. Dove stiamo andando? A Tokashku Beach, 3 km di distanza. Beh, ne valeva la pena. Sì, questa era un’isoletta che viveva di pesca, di raccolta di alghe e di coltivazione di patate dolci, conosciuta purtroppo per un tentato suicidio di massa per non cadere prigionieri degli americani durante l’invasione di Okinawa del 45. Poi negli anni, per fortuna si è ripresa grazie anche alla creazione del parco naturale delle isole Kerama di cui fa parte. Ah, sì, ci stanno un sacco di gatti. Esperienza futon c’è. Abbiamo dormito bene, devo dire. Ma stamattina Gitarella ad Hanarijima. Volevo salutare il maialone. Yeah. Certo, svegliarsi la mattina e trovarsi sotto casa questo mare è una roba, eh. Oggi gitarella in barca. [Musica] Anarigima, un’isoletta deserta proprio davanti la spiaggia. portatevi da bere perché deserta veramente. La barca fa avanti e indietro ogni ora. Ricordatevi di tornare, anche se onestamente [Musica] un paio d’ore e si torna indietro perché abbiamo il traghetto per tornare a Naha e dobbiamo andare a prendere il bolide per iniziare il nostro viaggio on the road verso nord. Eccoci che prenderò una Super, una GTR R35, una Silvia da Drift, una RX7. Patente internazionale alla mano. Firmiamo e ritiriamo la nostra Daiatsu tanto eh. Ammazza che macchinetta ragazzi, finalmente una vera JDM. Eh, ma il piede, Madonna, ma com’è strana. Dai, su, l’auto giapponese sportiva ce l’ho in garage quando mi ricapita di guidare una key car. Thank you, thank you. Thank you. Ma allora è stranissima perché se io vado più avanti c’ho le ginocchia in gola. Comunque è lontano il volante. Vabbè, dobbiamo capire dove andare. Allora, devo prenderci un attimo la mano. Più che altro una strada senza nessun segnale. Ma quanto è alta? Ma non ci avevo fatto caso. Madonna, ma io la voglio questa. Ma come, hai detto che non riesci a guidare? Ma chi se ne frega, la voglio uguale. Quanto spazio c’è qua. Vabbè, va bene, mettiamo il navigatore e torniamo a casa. Ok. Il vantaggio di avere la macchina è che poi trovi un posto figo e ti fermi. Siamo venuti in un negozio second che sta praticamente qua dietro. C’è anche un negozio che vende il jeans. Fighissimo. La macchina in Giappone Rà, quasi quasi c’entra nel valigiano. Comunque la zona dove abbiamo preso la macchina è piena di un sacco di cose carine, di ristoranti molto interessanti. Bella. Attenzione. Voilà che sballo la mia macchinina. Non c’è posto. Devi mettere il piede. Questo è il freno a mano, però se tu devi mettere Cioè, non è veramente scomoda. Ma sì, ma chi se ne frega, ci prenderò la mano. Sto guidando a Dokinawa, ma vi rendete conto? Cioè, sto in mezzo alla strada. Adesso c’è da capire la questione parcheggi, pagamenti, caselli, benzina, un passo alla volta. Torniamo in hotel e domattina capiamo. Oh, non legge la targa. Ah, forse è tutto pieno. Un’ora dopo, secondo tentativo. Ah, infatti adesso è spento questo. Vedi? E bene, eh? Freno a mano a pedale, freno a piede. Via! [Musica] Ah! Beh, più vicciche. Riproviamo. Oh, finalmente una bella giornata. Eccoci. Olè! Cffettino, cintura. [Musica] Molto più semplice di quanto mi aspettassi. Sì, sì. Ecco, me sbaglio sempre con la freccia Argicristallo. È tutto invertito. Ok, possiamo andare. La direzione è il nord. Abbiamo preso un hotel a Donna. Volevamo vedere l’American Village, ma non abbiamo fretta. Se ci piace qualcosa ci fermiamo. Hardof è un posto dove volevo andare. C’ tutta roba usata. E qua a Tok Okinawa è pieno di negozi dell’usato dove trovate un sacco di roba americana e chiaramente qua 60 anni fa c’erano gli americani, ci stavano tutt’ora. Però ho trovato un sacco magari di Levis americani, di abbigliamento americano, di cose molto [ __ ] ecco, tipo cose dell’esercito. Queste sono molto [ __ ] bellissime. Questa è incredibile e infatti costa un botto. No, ma tutte marines son qua. Comunque la serenità nel lasciare la macchina in un parcheggio di un centro commerciale con dentro i bagagli e il computer è impagabile. C’è anche una sezione che mi piace molto e un po’ di cose le abbiamo prese. La cosa a cui non avevo mai fatto caso è che tutti parcheggiano col muso davanti. E siamo arrivati al famoso American Village, posto molto colorato, devo dire. Ovviamente ha senso venire qua solamente se avete la macchina, sennò ci vogliono, credo 2 ore da naha con l’autobus, ma poi siete legati agli orari dell’autobus che a na se non ricordo male, erano abbastanza strani, nel senso che ne passava uno ogni ora. Ma che figo! È pieno di vestiti americani, un sacco di negozi vintage. Questo non mi sembra molto a tema. Sembrano un po’ i negozi che stanno lungo la strada in California per andare da Presno verso San Francisco. Abbiamo trovato parecchi di questi qua. Cose tipo finti vecchi mulini abbandonati dove dentro fanno ci sono ristoranti di barbecue, ci sono vestiti usati, vecchi attrezzi da lavoro. È molto figo, devo dire. Cioè robaccia così, non è che ci siano cose particolari. Su c’è la parte vintage che forse è più carina. vinili, fumetti, stampe americane, spillette. Ecco, la roba usata probabilmente è una cosa da che ha senso venire a vedere. Anche questa è una cosa molto [ __ ] che sono le targhe vere delle auto, non le repliche. Queste son belle, non sono proprio da Okinawa. Una Okinawa vuole la targa d’ Okinawa, però ci stanno anche queste, son [ __ ] Zona jeans, c’è un sacco di roba, ma un sacco, un sacco un sacco di roba. Prezi altini. Belli questi. Mamma mia, gli stivali son fighissimi. Fighissimi e pure tutta la roba militare pazzesca. Ok, il piano di sopra merita. Fighissimo. Qui durante la guerra del Vietnam c’era una base americana, poi negli anni 80 è stata bonificata ed è diventato quello che vedete oggi, un po’ chiccio, ma gradevole. È un po’ il Pier 39 di San Francisco, quella roba là turistico tendenzialmente con un sacco di chanfrusaglie, con un sacco di poste dove mangiare, però dove ci devi venire perché comunque è Okinawa. [Musica] Ma è enorme sto posto. [Musica] Ci siamo fermati a Capozampa, dove sta un faro meraviglioso che a quest’ora è chiuso, ma a noi interessava solo la passeggiata per arrivare al faro. Non volevamo entrare dentro al faro e c’è un silenzio ah rigenerante. [Musica] Posti del genere senza macchina non li vuoi vedere. [Musica] E che tramonti su quest’isola. Amici, benvenuti nel nostro Lodge in mezzo alla foresta. Stiamo, non so dove siamo. Abbiamo anche un gatto. Sì, tu non entri però, amico, non ci pensa proprio. Allora, stupendo. No, sta accendo la luce dentro. 5 6 7 e me Ma tu stai a mangiare le caramelle? Aspetta un attimo, aspetta. Questo Olè! Bello, ma che bello! C’è anche una cucina al piano di sotto. Ma è una figata questo posto! Ma guarda che carino. Qua c’è riso. Ma perché stiamo solo la notte qua? Vista foresta. Cos’è? Per fare i toast. Eh, ma che lusso! La lavanderia! [Musica] Va, fantastico. Ma questa è una casa dei sogni in Giappone. Bello. Molto carino. Andiamo di sopra. Che caldo terribile, Madonna. Oh, con due stanze da letto. Oh! Ecco, forse fa caldo, anche perché ci sono le luci a incandescenza del 1993. No, qua c il foton. E questa è un’altra stanzetta. C’è un terrazzino. Sì. Beh, amici miei, molto molto carina per la modica cifra di €130, se non erro, una notte. Una cosa di cui ci siamo resi conto è che le tende non sono proprio tende, quindi domani mattina alle 5:30 tutti svegli, andiamo a raccogliere le uova, ma poi pure qua entra la luce da questa cosa gigantesca. In Giappone hanno un problema con le tende. C’è una cosa che mi lascia un po’ così, ovvero che all’ingresso è pieno di DDT. Questo mi fa pensare che ci potrebbero essere moltissimi insetti. Vabbè, non facciamo finta. Niente. Buonanotte. Bella la nature. Eh, però c’è un altro piano segreto sopra. Cioè, è un allarme. Non è mai fare così. Però carinissimo. Tra l’altro. Lo sai che mi ha detto? Che ci odia? No, mi ha detto, “Fai attenzione al sole, prenditi cura della tua pelle”. Io ho fatto sì, sì, ho già messo la la crema solare, allora ci spostiamo in realtà di 30 m perché qua c’è un un bar molto carino. [Musica] Non lo faccio più, scusatemi, scusatemi. Ci rimettiamo in marcia direzione Sesoko Island. Volevo provare l’esperienza dell’autostrada. Il problema è che ho sbagliato qualcosa. Ma porca pupazza! No, ma devo fa il giro dell’isola. Cioè, se imboccate l’autostrada è finita, dovete arrivare dall’altra parte dell’isola e tornare indietro. Possono capitare le cose così, può capitare di sbagliarsi, possono capitare le situazioni, no? Eh, possono smarrirvi il bagaglio, possono ritardare aerei, può succedere di tutto, bisogna essere preparati. Per questo con Mr. Franz siamo diventati partner di Eondo. E un’assicurazione viaggi semplicissima da usare. Avete il 10% di sconto. Vi lascio tutto in descrizione. Codice sconto Misterfanz www.eimondo.com. Noi cerchiamo nel frattempo di capire e c’è poco da capire. È mezz’ora d’autostrada. Mannaggia. Perfetto. Ah, c’è proprio l’omino. Capirai. Abbiamo provate tutte. Dai. Vabbè. Questo è come è quello. Quella carta si potrà pagare, mi auguro. Sì, americana in classica. La il terrore che c’hanno tutti di pagare tantissimo autostrada se non leggiamo la macchina in Giappone, secondo me, cioè, non ne so €10 a casello. Ecco, avere la macchina è comodo, ma non è chiarissimo come e dove si parcheggi, perché spesso i ristoranti, i bar hanno un posto molto limitato per il parcheggio, a volte non ce l’hanno proprio, quindi se devi andare in un posto, tipo in città, in un baretto che non ha il parcheggio, non sai bene come fare. Noi l’abbiamo lasciata là. Io spero che si possa lasciare perché tutti questi intorno sono numerati, quindi non vorrei mettermi al posto di qualcuno di qualche condominio. Oggi ragazzi fuori c’è l’inferno, c’è un’umidità micidiale, fa un caldo, sta aprendo. Stamattina era bruttino il tempo. Speriamo di riuscirci a fare un bagnetto. Intanto proseguiamo verso nord. Che bello potersi fermare e guardarsi questa roba. Ah, guarda lui. Se non fosse per i 50 km or di limite girarsi l’isola in macchina sarebbe fantastico. È comunque fantastico, però eh con la macchina te la godi veramente. Ed è bello che ci sia il mare di questo colore e la foresta. E lui sdraiato lì ha lasciato la macchina col bagagliaio aperto perché qua sta in Giappone, nessuno tocca niente. Verso la prossima tappa, il prossimo hotel, Churaumi Terras. Comunque non c’ha il servosterzo questa macchina è tipo la Punto di mi nonno. Con la macchina per arrivare da naha fino all’acquario non ci vuole tantissimo. 2 ore. 2 ore. Noi ci stiamo impiegando un po’ perché stiamo facendo tante tappe. Ci fermiamo ogni negozietto che troviamo carino, ci fermiamo insomma nei ristoranti, però se uno deve arrivare all’acquario direttamente non ci vuole molto. Certo, col sole sarebbe meglio. Esatto. Ok. Eo le scarpe. Ah, le scarpe, scusate. Smontiamo la macchina. Cucinino con frigoriferino. Ah, vedi già plastic bottles. Già. Fuochino. Lavabino. Ma è deliziosa questa casetta. Oh, mazza, ma è grossa. Scusa, qua che c’è? Qua c’è un bagno. Attenzione. Ah, ok, non sono due i bagni. C’è un bellissimo bagnetto giapponese con la doccia. C’è la zona dellavabo. C’è anche una bellissima lavatrice e asciugatrice. Molto carino questo posto, ma soprattutto abbiamo un hamaca con la vista sul mare e sulla foresta. C’è anche la zona con l’armadio, ma questa è una casetta perfetta per il Giappone estiva. Dicimro una casetta Ainawa. Eccola. C’è pure la divisione. Giorno notte. Divano letto. Mi piacciono le micro casette dove c’è tutto dentro. E visto che oggi pomeriggio abbiamo un po’ di tempo libero, ce ne andiamo a Sesoco Island che promette spiagge mozzafiato. Magari se domani non piove ci facciamo un tuffo. Sesoko Beach che è dove sta Lilton ha un parcheggio a pagamento. I primi 10 minuti gratuiti, la prima ora 500 yen e poi 1000 yen. Però è l’unico modo per andare a vedere la spiaggia. Pare meriti. Qui è tutta spiaggia libera. [Musica] Mamma mia che peccato col tempo così. Vai, vai scoperta. Ci stiamo fermando a caso per strada quando vediamo posticini, caffè ed è pieno di questi posti. Ci stanno anche un sacco di ristorantini vegani che in realtà sulla mappa, su Google Maps, sono selezionati come caffè, quindi non si trovano facilmente. Alcuni hanno nomi solo in giapponese. Comunque trovate la mappa completa di Okinawa su Mister France. Se già l’avete acquistata, la troverete aggiornata con 1000 posti nuovi. E qui a Sesoco Island ci sono delle case meravigliose. [Musica] L’isola è veramente piccolina, si gira in un attimo con la macchina. L’altra spiaggia è Anciama e c’è anche un posto dove mangiare. Qui la vita scorre così, ragazzini che si tuffano, le nuvole disegnate da Miazaki, la gente che porta spasso i cani, le case che vorrei. Ah, lasciamo l’appartamento, carichiamo i bagagli in macchina e proviamo ad andare in spiaggia. Vediamo se esce il sole. Olè! Chiudere! Che figata! E torniamo a Sesoco Beach, fondale basso, perfetta per fare snorkling, spiaggia attrezzata. Direi che ci possiamo rilassare. Aspita, com’è fresca. Qui in spiaggia ci stanno un sacco di cose che potete mangiare. Mi attira molto il garlic shrimp, ma sono le 11:10 di mattina, forse no. E ovviamente potete anche noleggiare gli ombrelloni con le sdraio e costano un po’ qua, però costano abbastanza. Sì. Prima di tornare verso Naha ed esplorare tutta la zona che ancora non abbiamo visto, facciamo un salto a Couri Island, l’isola dell’amore. Prima però benzina. Anche fare benzina è semplice, tendenzialmente c’è sempre qualcuno che te la fa. Benzina rossa su questa 14 L. [Musica] Corand. Molto carino arrivarci. C’è questo ponte è bellissimo in mezzo all’acqua verde smeraldo. C’è anche un osservatorio quiù, quindi se siete di passaggio e volete fermarvi all’osservatorio per vedere il mare, passateci. È un po’ trafficata come isola. Che acqua ragazzi. E si torna verso sud. Per fortuna che il tempo è retto. Il momento ideale di una bella granita. Questa era una tappa obbligatoria. Il mercato di Honna. Trovate un sacco di cose interessanti da mangiare. Ha piovuto per tutto il viaggio di ritorno sempre più forte. E siamo tornati in hotel. Wow! Occhiali. Voilà. E se ne andrà insieme a queste altre. Allora, avviso di emergenza. Per fortuna il giorno dopo il tempo era splendido. Ovviamente ne abbiamo approfittato sia per un dolcetto del forno di quartiere, sia per un tuffo a Namino Beach, la spiaggia della città che rispetto alle altre non ha nulla a che vedere, ma è comunque affascinante con il tempio sulla scogliera e poi è una spiaggia in città. È figo e nessuno ci toglie un giretto nel mercato di mashki su Cokusaiori. Anche in questa zona troverete un sacco di negozietti dell’usato pieni di papabili souvenir. E poi se avete spazio in valigia passate a Tsuboia Yachimon Street, l’antica strada delle ceramiche dove ancora le fanno a mano e sono davvero bellissime. Questo succede per strada. Prendete questi oggetti, sono gratis. Sono il vostro souvenir Yoginawa. Non avevo capito che il prezzo per il parcheggio fosse fino a mezzogiorno del giorno successivo e sono le 5:00 di pomeriggio e quindi gli ho dato altri 1500 yen, quindi €10 alla fine per il parcheggio per una giornata. E oggi si riconsegna la macchina. Il resto dei giorni rimaniamo in città, quindi non è fondamentale. Ciao macchinina. È stato molto molto bello andare in giro con la macchina, a parte il diluvio che abbiamo beccato ieri. Però onestamente con la macchina l’isola è un’altra cosa, anche se non ci sono grossissime cose da fare, ma già muoversi in città e andarsi a vedere le cosine qua intorno, i negozi, le spiaggette è una bella svolta. Ci stanno altre cose da andare a vedere che non abbiamo visto perché non abbiamo molto tempo, però devo dire che 4 giorni sono sufficienti per farsi un’idea di quella che è un po’ l’isola. C’è anche tutta l’altra l’altro versante, l’altra parte del della costa, però insomma quello che abbiamo visto ci è piaciuto molto. Torniamo con la metro che si può pagare anche contactless con la carta. Il mio consiglio, come al solito, è quello di camminare a caso e perdervi nelle stradine. Trovate sempre qualcosa di meraviglioso. State in città, non abbiate fretta che poi non vedete niente. Ah, non perdetevi il giardino Fukushuen che è sì un giardino cinese. Non ce l’ho, non ce l’ho. Non ho speso 100 yen per darvi da mangiare. Belle. qui dal 1992 per celebrare il gemellaggio tra la città di Naha e Fujo. Ci arrampichiamo. Ci arrampichiamo. Che meraviglia! Pieno di pagode, di ponticelli, di padiglioni. Veramente bellissimo. Tutte grottine, che figo. E poi la città è piena di chicche nascoste, di jets club, di ristorantini imperdibili. [Musica] Li trovate tutti all’interno della mappa e li trovate tutti nel prossimo video dove vi godrete tutto il cibo che abbiamo provato in questi giorni a Doginawa. Non perdetevelo.

5 giorni in auto (noleggiata su Trip.com) per scoprire Okinawa. Da Naha, passando per l’American Village, Onna, Motobu, Sesoko island e Kouri Island. Ah, e abbiamo anche preso il traghetto per Tokashiki! Posti PAZZESCHI!

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25 Comments

  1. Obiettivamente se si conosce il significato di JDM il titolo del video non ha nulla di sbagliato

  2. 🚜🇮🇹🙂👍 – Comunque io mi vedrei anche una vostra puntata di 3 ore – Alla fine sarà come aver fatto yoga – Benessere, curiosità e positività……Daje……. P. s . Via aspetto 🙂

  3. Tuerredda Porto Pino Chia PS il monociclo in Giappone viene dato dalle scuole agli studenti per farli muovere durante la ricreazione 😂

  4. nella cucina, dove c'è il grill, te hai detto per fare i toast ma in realtà in Giappone la usano per fare il pesce grigliato. essendo molto comune mangiarlo a casa là la maggior parte delle cucine hanno la grigliata incorporata

  5. Ciao Franz, video stupendo. Io e mia moglie stiamo pensando di andarci il prossimo anno ed il tuo video calza proprio a pennello.
    Quei negozietti di seconda mano in cui c’era la sezione hi-fi ti ricordi come si chiamano? Ho visto che ne hai girati 2/3.