COME COMPRARE CASA IN GIAPPONE

M Non è vero che l’hai comprata? Impossibile. Quanto l’hai pagata? Ma ci vivi? [Musica] Ciao, sono Giulia e oggi vi spiegherò in questo video come ho fatto a comprare una casa in Giappone, nello specifico A Kyoto, ma le regole valgono per tutto il territorio giapponese e ho fatto tutto questo senza conoscenza linguistica del giapponese, senza visti particolari e senza nessuna esperienza di compravendita di case perché è stata la mia primissima casa, non possiedo io nessuna casa in Italia. Prima di tuffarci nello step by step di come ho comprato questa casa, vi spiego un po’ cosa mi ha portato a fare questa scelta, perché giustamente è dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia. Non tutti si possono permettere di fare un cambio vita così radicale. La mia scelta è stata ben ponderata, ma so perfettamente che non è applicabile a tutti. Quindi, se non mi conoscete, ciao. Mi chiamo Giulia, ho molti anni, lavoro come tour leader per diversi tour operator italiani, cioè accompagno gruppi di turisti italiani in viaggi organizzati in diverse mete del mondo. Sono una lavoratrice dipendente, decido io quando dare la mia disponibilità per partire, perciò sono assolutamente libera di lavorare dove e quando voglio, anche perché sono io in primis a pubblicizzare i miei tour sui social, perciò trovo clienti attraverso i miei canali. Quindi, ricapitolando, sono una libera professionista con partita IVA in Italia, nonostante siano diversi anni dal Covid praticamente, che io non passo nell’effettivo più di 6 mesi sul suolo italiano. Come dicevo all’inizio, non possiedo una casa di proprietà in Italia e in realtà non ne ho mai voluta una perché non ho mai banalmente immaginato il mio futuro qui e anche perché, visto che faccio questo lavoro, è molto facile per me immaginarlo altrove, dato che sto all’estero la maggior parte del tempo. La mia meta assolutamente preferita, nonché quella in cui passo più tempo perché ci accompagno più spesso tour, è il Giappone da Faccio questo lavoro da diversi anni. Non conto più quante volte ci sono stata, però tutte le volte che torno in Italia Rosico. Non mi basta mai tornarci, ho sempre sognato di avere una vita lì. Quindi, ora che ho una certa età, ho capito di potermelo permettere, ho deciso di fare il passo più difficile, probabilmente, per iniziare a costruire una vita da un’altra parte e cioè comprare una casa. Quindi per me è stato molto facile fare questa scelta, anche perché non ho nessun ostacolo lavorativo, anzi, cioè il mio lavoro è un incentivo per comprare una casa là. Ovviamente non senza paura, perché non ho mai avuto tra le mani una cosa così permanente come una casa di proprietà. ci ho messo molto tempo a iniziare a informarmi seriamente e iniziare questo percorso che alla fine in realtà non è stato così lungo, ve lo dico già, non è così difficile, anzi è stato sorprendentemente facile. Lo ribadisco per chiarezza, è da anni che io ho in mente di fare questo passo. Solo alla fine dell’anno scorso mi sono messa di impegno, serietà e concentrazione e in realtà non ho trovato tantissime informazioni online, almeno per la parte italiana. Ad esempio, su YouTube non ho trovato nessuno che avesse un’esperienza simile ed è per questo il motivo per cui ho deciso di fare questo video. Voglio fare chiarezza sulle possibilità che noi italiani abbiamo di comprare una casa in Giappone e voglio anche un po’ sbuciardare le persone che dopo che ho annunciato con felicità aver comprato casa sui miei social, sono arrivate e mi hanno scritto “No, non è vero, non l’hai comprata. Non si può fare, quindi non l’hai comprata”. Capisco che ci sia molta confusione sui requisiti da avere per comprare una casa perché si sovrappongono ai requisiti da avere per vivere in Giappone che sono molto diversi, però vabbè, venire a dirmi che sono una bugiarda la muovo perché mi hanno detto che le chiavi si possono duplicare anche soltanto con una foto, quindi favore non copiatemi la chiave di casa. Ecco, comunque magari dei requisiti per vivere in Giappone ne parleremo più avanti. Rimaniamo sul discorso casa. Adesso io parto in ordine cronologico e vi spiego i passi che ho fatto. Ne ho fatti anche di falsi, quindi credo che a chiunque di voi sia capitato negli ultimi anni, soprattutto il becero articolo di X giornale online con titolone “In Giappone regalano le case.” Ovviamente questi articoli, manco a dirlo, sono dei bait assurdi, però diciamo che io sono veramente partita da queste informazioni, cioè molto facilmente. Anche noi in Italia abbiamo una situazione analoga, soprattutto al Sud, in cui ci sono un sacco di progetti di riqualificazione in cui nei paesini che sono stati lasciati i semierti, nella campagna o nei monti si mettono in vendita delle case a dei prezzi ridicoli nel tentativo di far rivivere queste piccole comunità, no? è sapere comune che queste case vengono regalate o vendute a prezzi risori perché ci sono dei contratti dietro che costringono, ad esempio, oltre a doverci mettere tutti i soldi di un’eventuale restrutturazione, quindi servono un sacco di soldi per ristrutturarle e comunque c’è dietro la promessa da parte della persona che poi va a comprarle a €1 di creare lavoro, ad esempio, sul territorio, quindi ci sono molte responsabilità dietro che devono essere mantenute. Il mercato immobiliare giapponese ha questa situazione italiana di case sfitte, ma alla milionesima potenza. Sto dicendo milionesima perché ci sono milioni di case sfitte in Giappone. È anche molto facile immaginare perché semplicemente i giovani si concentrano tutti nelle città per lavorare perché ci sono più possibilità come in Italia. Perciò, essendoci anche una altissima età media, l’età media più alta del mondo in Giappone, è molto facile lo scenario per cui genitori o nonni nella casa, nel paesino, muoiono e la persona che le deve ereditare non ha nessun interesse alla proprietà di quella casa lì, quindi rimangono tutte sfitte. Se c’è tanta offerta ma pochissima domanda, ahimè queste case sono destinate ad essere vendute a prezzi stracciati. Poi non sto parlando di € o €1 come da noi. Certo, quelle ci sono che creano gli articoli coi titoloni clickbait. Sto parlando di quelle case che non si vuole accollare nessuno e quindi vengono vendute a molto poco perché valgono poco nell’ottica del mercato immobiliare giapponese. Il fatto che si sappia a livello mondiale che ci sia una offerta così enorme di case in Giappone e che costino poco ha fatto in modo che spuntassero, come piccoli funghetti tantissime pagine City Blog dedicati unicamente a fare la raccolta degli annuncie. Vetrina in cui uno che vuole sognare, come la sottoscritta, si può mettere e cercare decine, centinaia di case sparse in tutto il Giappone che costano niente. Quindi io cosa ho fatto? Ho iniziato a seguire nello specifico un sacco di pagine di Instagram che fanno questa cosa, prendono annunci di tutte case, ad esempio sotto i $100.000 000 e te le buttano nel feed di Instagram, ti fanno vedere, guarda questa bellissima casa. Questa bellissima casa è in vendita a €80.000, vicino a Osaka, c’è il pratino, vicino alla stazione, tutte queste cose qua. Quindi io fatto non so quanti anni nella mia vita, dal mio feed vedevo solo case giapponesi. Il mio fine, attraverso queste pagine qui era di trovare la casa perfetta. Cioè, io pensavo di fare questa vabbè. eh trovare la casa perfetta e fare un’offerta e comprarla. Questa cosa non funziona per niente. Tutti questi post, foto di case che vedete, nel momento in cui vengono postati su Instagram sono già state comprate. Triste da scoprire. Sì, lo ammetto. Mi sono ritrovata magari condividere annuncio di una casa stupenda con i miei amici o addirittura con la mia famiglia e poi scoprire nell’annuncio reale che la casa era già stata comprata. C’è questo piccolo particolare. Queste pagine di Instagram sopravvivono non perché ci siano dietro delle agenze immobiliari che sono quelle che effettivamente ti vendono la casa, ma sono delle persone che decidono di fare che cosa? Adescare gli allocchi come me, fargli pagare un abbonamento alla loro newsletter. Sono le case di Instagram che non riuscirai mai a comprare, fidati, non ce la farai mai. Ci sono delle altre offerte di case in queste newsletter a cui tu puoi accedere soltanto se paghi. È come se io andassi su immobiliare.it, mettessi il filtro meno di €100.000 e mi escono tot case. No, in tutta Italia, cioè non serve neanche che sia una città specifica. e scelgo a caso quelle che mi sembrano più belle dalle foto. Alcune le posto su Instagram, altre non le posto su Instagram e dico se volete vedere delle offerte fantastiche per delle case mi dovete pagare voi ovviamente. Cioè, se io vi dico questa cosa, mi cosa vuoi? Cioè, vado da solo a cercare su mobiliare. No, ovviamente a posteriori facile dirlo, però davvero non so il perché io mi sia messa a pagare una persona per andare a cercare su un sito giapponese. Ok io il giapponese a quel livello non lo so assolutamente, però su ogni motore di ricerca c’è il tastino traduci, quindi sappiate che non vi serve seguire quelle pagine lì, Chip House Japan, Houses of Japan e tu madre Japan e tutto Japan, cioè non serve perché quegli annunci di casa lì quasi sempre sono già state vendute, quindi bavate su delle cose che non potete avere, non le potete avere e soprattutto l’ho fatto io per voi questo errore, non iscrivetevi a queste newsletter perché non serve a niente. Niente, giustamente, avendo questi preziosi link pagati da queste newsletter, sapevo su che siti andare a cercare. Quindi, finalmente, è iniziata la mia concreta ricerca di case secondo i filtri che volevo mettere io e soprattutto senza intermediari che mi chiedono soldi a caso. Bene, io ho cercato principalmente su due siti giapponesi, il primo è Sumo e il secondo è at home. Non vi dovete assolutamente spaventare, lo ripeto, per il fatto che ovviamente tutti i siti siano in giapponese, perché dovete farvi furbi e utilizzare il traduttore finché potete, finché ce la fa. Vi garantisco che comunque sono facili da navigare e se poi non capite qualcosa copiate il testo, lo buttate su un qualunque traduttore a parte e il gioco è fatto. Quei siti poi mi hanno aiutato a capire poi anche in base alla zona in Giappone, perché cambia tantissimo, che cosa volessi davvero e quanto fossi disposta a spendere. Praticamente cosa succedeva? Io passavo tantissime ore della mia giornata a guardare annunci di case nell’area di Kyoto, perché alla fine ho deciso Kyoto, Kyoto città. Salvavo tutte queste case, le mettevo nei preferiti come se rimanessero lì per sempre. Nella mia testa rimanevano disponibili per una mia eventuale scelta fino all’infinito. No, povera me. Non funziona così, ragazzi. Quando vai a una casa devi vederla prima degli altri e fare un’offerta immediatamente. Questa è la regola generale. In realtà poi io sono la prova vivente che non è vero che funziona sempre così. Avevo trovato l’offerta per una casa che mi piaceva tantissimo. Dopo un po’ di giorni e avevo paura che quella casa ad un certo punto scomparisse dal sito. Ho scritto al sito di At Home nella mail ho scritto “Sono una cittadina italiana, vorrei comprare questa casa, ho a disposizione tutti i soldi, non ho bisogno di fare mutui e tutte queste qua.” Nessuno mi ha risposto anche questo è stato un bel passo falso e che voi non dovrete fare. È un sito vetrina, non è l’agenzia. Quando vi interessa traducete bene. Ho capito di che agenzia immobiliare si trattava. Ho trovato la mail dell’agenzia immobiliare e ho riscritto sempre dicendo “Voglio la casa” o mettendo questa volta ho fatto questo questo piccolo esperimento che sono straniera. Ho scritto tutto in giapponese cercando di non far capire che era tutto tradotto eh da Google e mi hanno effettivamente risposto. Mi ha risposto l’agente incaricato “Sì, sì, è ancora disponibile. Dimmi quando la vuoi vedere.” Io mi ricordo benissimo che era gennaio, ero appena tornata, non potevo andare a vederla di persona, quindi gli ho scritto “Senti, io adesso non ci sono in Giappone perché sono una cittadina straniera. Posso comunque comprarmela, ti giuro, ti prego.” Quindi vorrei sapere se si può aspettare per vederla, perché io poi sarei stata in Giappone a febbraio, però non sarei stata Kyoto, quindi a marzo. E lui non mi ha mai risposto. ho imparato la lezione. Non è che se dici alla gente immobiliare, “Guarda che sono italiana”, ti gostano. Il loro problema, in realtà è che se hanno a che fare con una persona che non sa il giapponese e loro non sanno bene l’inglese, loro si pigliano male e preferiscono non lavorare con te. Probabilmente questo povero agente immobiliare, piuttosto che rischiare l’imbarazzo di non riuscire a comunicare con me, ha preferito aspettare un altro compratore, nonostante io, tra l’altro, nella mail gli avessi scritto che ero disposta a ingaggiare un traduttore, proprio una persona che venisse insieme a noi a vedere le case e ad aiutarmi. Non ho ricevuto risposta, quindi chi lo sa. Quindi lì ho capito che non bastava cercare case sui siti vetrina, dovevo trovare qualcuno che mi aiutasse. Su YouTube mesi prima, quando avevo cercato informazioni sul se effettivamente uno straniero potesse comprare una casa in Giappone senza nessun visto specifico, mi era uscito il canale di questo tizio. Lui faceva da tramite per le persone straniere e si occupava di tutta la compravendita della casa. Quindi, praticamente, tu non avevi neanche bisogno di andare fisicamente in Giappone per vedere la casa e firmare il contratto una volta fatta l’offerta faceva tutto. Lui ti faceva la videochiamata quando vedeva la casa, quindi tu la vedevi insieme a lui, parla ovviamente inglese con te, giapponese con l’agente immobiliare, guarda la casa, tu la vedi, fai le domande che vuoi e lui parla per te. fai l’offerta, se decidi di comprarla, al momento in cui bisogna firmare il contratto, eccetera, tu gli dai il tuo benestare, lui firma per te e la casa è tua. Nel momento in cui vieni in Giappone ti vengono consegnate le chiavi e sei a posto, facciamo questa cosa. Mi sono ricordata di lui. Ho detto non c’è nulla di più facile. Quindi vado sul suo canale di YouTube, trovo la sua mail e gli scrivo, “Guarda che io sarei interessata a fare sta cosa. Per favore, aiutami” m’hai risposto ghostata. Perché tutti mi gostano? Secondo me non me lo meritavo. Ho visto poi sul suo sito che non offriva più questo servizio. Anche lì X Croce Croce Giulia. Io disperata in quel momento lì ho detto “Come faccio? Quando stai perare il fondo, quando non hai più possibilità cosa fai? Vai su Reddit?”. Sono andata su Reddit facendo domande mega stupide, tipo “Ci sono delle agenzie che aiutano gli stranieri a comprare casa?”. Ho visto delle discussioni di Reddit in cui si parlava proprio dell’argomento, ma praticamente tutte erano incentrate su delle agenzie che operavano solo a Tokyo, perché immagino che la maggior parte degli stranieri comunque cerchi un’abitazione lì. Voglio solo una casa, una piccola casettina a Kyoto, per favore, ti prego. Neanche Reddit in realtà mi ha aiutata tantissimo, ma sono riuscita a trovare Waga, un sito che sembrava uno scam, devo ammetterlo. Non ci sono tantissime informazioni, non ci sono recensioni online, però era proprio quello che cercavo. Un’agenzia che ti promette di farti da tramite tu, straniero, agenzia giapponese, così compri la casa. facile, semplice, non c’erano listino prezzi, non c’erano nomi da contattare, c’era solo un form in cui tu dicevi quello che ti serviva e promettevano di ricontattarti. Ho scritto per la terza volta, sono italiana, voglio comprare una casa, ho i soldi, non ho bisogno di un mutuo. Mi ha risposto Karen, una simpatica mezza giapponese. È mezza giapponese e mezza, non mi ricordo, ha studiato anche in Europa e sa benissimo l’inglese. La prima cosa che mi ha detto è stata: “Ci sentiamo in videochiamata, ti spiego come funziona, quanto devi spendere oltre al prezzo della casa”. tutte le menate burocratiche che bisogna affrontare. Tranquilla, ci staò io, ti aiuterò, è il mio lavoro. Grazie al cielo. Ho gli occhi lucidi pensando a te, Karen, ti amo. Cioè, non vedrà mai questo video lei, però un bacio, Karen. Abbiamo fatto questa videochiamata, mi ha spiegato che il loro ufficio è a Osaka. Lei abita a Kyoto, però, quindi conosce bene la città. dopo tutta la trafila che mi ha fatto con la lista delle spese fisse che bisogna pagare, mi ha detto: “Tu mi dici quando sei disposta a venire a vedere le case e io un po’ prima ti mando una lista di possibilità. le scegli da questa lista e andiamo a vedere quelle che vuoi. Visto che abbiamo parlato a gennaio e io sarei stata disponibile a marzo, era stupido pensare che avrebbe iniziato a mandarmele lì a gennaio, perché nel tempo che intercorre tra gennaio e marzo quelle case sarebbero già state comprate. Io sono stata molto specifica, anzi mi ero già salvata alcuni esempi di case che avevo già visto online, quindi, cioè gli ho proprio mandato i link e le ho detto “Io voglio questo tipo di metratura che sia in uno di questi quartieri che sono i miei preferiti, quindi tutto il mese di febbraio e l’inizio di marzo prima che io andassi in Giappone per rifinire meglio le caratteristiche della casa che io avrei voluto, no? Quindi lei una settimana prima della data fissata per andare a fare il nostro giro mi ha mandato una lista di case che io avevo già visto quasi tutte. No, io ero così fissata con gli annunci che li sapevo tutti a memoria, quindi le case che mi aveva mandato io le avevo già guardate, erano tutte belle, però non erano le mie preferite, quindi io le ho mandato un’altra lista sperando che gli annuncioso scaduti e che in realtà le case non fossero effettivamente più in vendita. Addirittura c’era l’annuncio di questa casa di cui io avevo mandato le foto sia ai miei amici che alla mia famiglia che avevo visto a gennaio. L’avevo mandata tra i primi link degli annunci che avevo mandato a Karen nella prima mail per spiegarle che cosa desideravo. Era bellissima, enorme. In uno dei miei quartieri preferiti io gliel’ho rimandata, cioè per scrupolo. Ero sicura che non fosse più in vendita, nonostante l’annuncio non fosse stato tolto perché non aveva senso che nessuno l’avesse comprata ancora. Lei mi risponde per mail e mi dice “Ho fatto un giro di telefonate, ho chiamato l’agenzia e tutte queste case sono disponibili” ed era disponibile anche quella lì. E lì io ho iniziato a sperare veramente. C’erano delle motivazioni per cui quella casa in particolare non era ancora stata venduta, ma io me ne sono altamente fregata, cioè lei me l’ha detto di queste motivazioni molto valide, cioè ad esempio non si sapeva l’anno di costruzione della casa, che è molto importante in Giappone perché dal 1990 in poi tutte le case seguono un piano regolatore per la costruzione, per prevenire i terremoti. Quindi, se tu non sai quando la casa è stata fatta, non segue le nuove norme di costruzione, perciò se ti becchi il terremoto non è proprio ok, questa è una delle motivazioni. Ho detto, “Vabbè, rimango coi piedi per terra”. di tutta la lista di case che io le avevo mandato e che lei mi aveva mandato, abbiamo fatto una cernita e ne abbiamo scelte cinque da vedere in un giorno, quindi il giorno stabilito, ho preso una macchina in affitto per la giornata e mi ha fatto fare il giro di tutte le case. Però la prima cosa che mi dice Karen è tu puoi fare un’offerta su tutte le case ovviamente che andiamo a vedere, però quella casa lì, la casa di gennaio, devi dirmi se la vuoi oggi. non hai tempo per pensarci a questa perché è già stata fatta un’offerta e qui si ritorna ai motivi per cui questa casa non era ancora stata comprata. La persona che aveva fatto un’offerta prima di me voleva assicurarsi che la casa fosse strutturalmente ok. si vedeva benissimo dalle foto che era stata restrutturata recentemente, però appunto non si è mai saputo l’anno di costruzione e non c’erano neanche delle piante o delle carte che permettessero di vedere com’era fatta, che tipo di materiali fossero stati usati, quali fossero i muri portanti, se ci fossero tipo delle termiti. voleva fare un controllo, aveva fatto l’offerta, però aveva chiesto al venditore di aspettare una perizia e quindi Karen mi ha detto, “Senti, tu questa casa la vedi e mi devi dire oggi se vuoi fare l’offerta o no, perché il venditore mi ha detto che non ha voglia di accollarsi tutta la menata della perizia, quindi tu puoi fare l’offerta, poi deciderà il venditore che cosa fare.” Nessuna pressione. Passa la nostra giornata, vediamo tutte le case, ce n’erano di molto belle, anche tra quelle che non erano tra le mie preferite, un paio di sorprese, però mi ricordo benissimo che nel tragitto di mezz’ora, dall’ultima casa che avevamo visto alla stazione di Kyoto, che era il posto dove Karen mi avrebbe lasciata giù, ho deciso, quindi ci ho messo mezz’ora a decidere di comprare una casa. Vi ricordo che le avevo già viste tutte online. Andare a vederle di persona, certo, fa un altro effetto, però comunque io già le avevo viste. È stato facile. È stato facile decidere. Indovinate qual era? Sì, esattamente quella di gennaio. Lei, quella che avevo mandato ai miei amici subito, quella che avevo mandato alla mia famiglia, quella che pensavo che fosse persa, quella che Karen mi aveva dato una speranza. Questa offerta di quest’altro tizio mi ha veramente messo il pepe al culo. Karen contentissima perché per lei era una missione, non sto scherzando, è straforte. Karen mi ha detto “Perfetto, faccio la chiamata oggi”. Ovviamente io ho fatto offerta piena, cioè il prezzo che veniva richiesto online per la casa, perché non sapevo quale fosse stata l’offerta che aveva fatto l’altro tizio e quindi mi ha detto “Ti faccio sapere appena il venditore ha fatto la sua scelta”. Mi raccomando, non cantare vittoria perché, ok, abbiamo fatto l’offerta, ma non hai detto niente. Poi sappi che comunque poi se la casa non va a te, abbiamo il tempo di guardarne delle altre. Nel frattempo poi è arrivato un gruppo di clienti dall’Italia, quindi stavo facendo il giro con loro. Ovviamente, visto che erano le uniche persone con cui potevo parlare di di queste mie ansie, gliel’ho tipo detto subito. Guardate ragazzi, sono nervosa in questi giorni perché ho fatto un’offerta per una casa, speriamo bene. Tutti i giorni mi svegliavo e dovevo portare il gruppo, andare in giro di qua, di là. Ovviamente controllavo la mail di Karen ogni 5 secondi per vedere se ci fossero delle notizie e ho dovuto aspettare un sacco di giorni, cioè io pensavo che visto che avevo dovuto fare l’offerta così velocemente avrei ricevuto una risposta altrettanto veloce e invece no, facciamo aspettare la povera Giulia che sta soffrendo, eh. La mattina del 28 di marzo, esattamente 8 anni dopo aver messo piede per la prima volta in Giappone, mi è arrivata questa benedetta mail di Karen in cui mi diceva “Congratulazioni, hanno scelto te”. [Applauso] [Musica] e sono scoppiate in lacrime e davanti al mio gruppo. Avranno pensato sì, questa qui è fuori di testa, però era un ottimo gruppo. È stato molto bello condividere con loro questa mia gioia. Mi hanno voluto così bene che il mio portachiavi poi è fatto con due pupazzi. Questa è Molly di Popmart. Questo è un capibara preso alle macchinette che mi hanno regalato loro. La mia offerta è stata accettata e Karen, dato che sapeva che io me ne sarei andata i primi di maggio, era fine marzo, appunto, mi ha detto che avrebbe cercato in tutti i modi di velocizzare la burocrazia, i documenti, eccetera, per cercare di darmi le chiavi prima che me ne andassi. E ovviamente spoiler ce l’ha fatta perché sennò non ce l’avrei qua. In teoria si dovrebbero fare un po’ più di passaggi dopo che l’offerta è stata accettata. si dovrebbe dare una prima caparra, poi versare il resto successivamente. Invece a me è stato chiesto in un’unica botta di dare tutti i soldi entro una data stabilita e di vedersi insieme al venditore nel momento in cui tutti i documenti sarebbero stati pronti all’ufficio dell’agenzia immobiliare che si occupava della vendita di questa casa. Ovviamente io mi sarei trovata insieme a Karen a fare tutto perché mi ha aiutata dall’inizio alla fine, cioè io non ho dovuto fare niente. Tutte quelle menate varie per cui vi dicono “No, bisogna per forza avere l’ANCO che è il loro timbrino per la firma giapponese”, non è vero niente. Voi dovete avere i soldi e mandarli entro quando vi dicono loro e poi loro fanno tutto. La vostra firma basta e avanza e non c’è nient’altro da fare. L’unico documento che bisogna dargli, oltre al passaporto, vabbè, è la dichiarazione sostitutiva, quindi non serve veramente nient’altro. Per quanto invece riguarda il mutuo, la situazione è un po’ più complicata, non è impossibile, però vi consiglio poi di andare a chiedere all’agenzia che scegliete, perché dipende da loro. Io sapevo che sarebbe stato più veloce e più semplice fare il pagamento senza richiedere il mutuo, quindi ho optato per quella strada lì perché ho risparmiato tutta la vita per questo momento. Non avevo paura di usare i miei soldi, li ho usati tutti, tutti. non ci sono più soldi nel mio conto. Quindi Karen poi è riuscita in meno di un mese, come aveva promesso, a organizzare l’incontro nell’ufficio dell’agenzia immobiliare. Siamo andati lì, c’era già l’avvocato, l’agente immobiliare, abbiamo letto come di consueto si fa tutto dall’inizio alla fine il contratto. Ovviamente l’agente immobiliare l’ha letto in giapponese e Karen semplicemente me lo me lo traduceva a voce. Poi è arrivato il venditore, lui ha tirato fuori il suo anco. Io invece ho dovuto firmare come una sfigata con la con la mia firma normale, ma va bene. E alla fine dell’incontro il venditore mi ha dato le chiavi e basta. È andata così. È stato facilissimo. Karen era molto emozionata per me. Sono riuscita a trattenermi fino a che non sono entrata in casa da sola lì. Poi ci siamo salutate e mi ha detto “Teniamo in contatto per questa e quell’altra cosa.” Poi quando sono entrata in casa mi sono sfogata, sono andata subito a comprare un letto e l’ultima settimana di di aprile l’ho passata in casa mia, l’elettricità andava già, il gas mi è stato installato il giorno stesso che mi hanno dato le chiavi. Questa è la storia. Ma poi il fatto che io avessi già intenzione di fare dei lavori di restrutturazione è un’altra storia, ve la racconterò in un altro video. Parliamo delle cose antipatiche, dai, perché io lo so che se non faccio delle precisazioni, arriveranno i simpatici nei commenti a dirmi “Non è proprio così questa casa che cosa ci faccio? Non ci posso vivere stabilmente perché io sono cittadina italiana con passaporto italiano visto turistico. Il visto turistico dura 90 giorni, quindi 3 mesi. In Giappone ci puoi stare 6 mesi, non di più. Il mio lavoro che, come vi ho detto all’inizio del video, mi tiene in giro per il mondo durante tutto l’anno, mi permette di utilizzare la mia casa in Giappone. Come adesso ho fino a ora ho utilizzato questa casa in Italia come appoggio, perché non ci sto veramente più di 6 mesi l’anno, ma neanche lontanamente, ormai 6 mesi l’anno, utilizzerò quella in Giappone semplicemente. Questo è quanto. Poi, ovvio, in vista di magari riuscire ad avere un visto diverso che mi permetta di stare in Giappone di più, però ecco, per quello ci penserò successivamente. Adesso mi va bene così, non è un problema. State gentili nei commenti, non venite a dirmi “No, non è vero, non l’hai comprata”. Vi prego, non venite a dirmi questa cosa. Cioè, mi fa ridere. Scrivetemi solo commenti positivi e avete bisogno di altre informazioni scrivete nei commenti. Sarò ben felice di rispondervi se ho le risposte nel caso qualcuno di voi volesse fare questo passo come ho fatto io. Buona fortuna e fatemi sapere. Ja.

Qualsiasi straniero può comprare una casa in Giappone senza documenti o permessi particolari! Oggi spiego come ho comprato la mia casa a Kyoto.

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28 Comments

  1. A guardare l'evoluzione negli ultimi tot anni (a tua scelta quanti) direi che sei il perfetto esempio di chi a testa bassa poi raggiunge gli obiettivi che davvero gli interessano e se li gode, finalmente. Sono estremamente felice per te non solo per la casa, ma perché la tua vita sta assomigliando a ciò che volevi e non a sessant'anni, non a cinquanta, anche se comunque a quara…ah no. E' bello immaginare che altre cose raggiungerai in 5 anni, mi fa sempre piacere "vederti crescere" e vederti porti nuovi obiettivi che raggiungerai ancora. Bello bello. Aspetto fremendo il video tour della casa!

  2. Ma hai approfondito il problema che sembrava non registrata al catasto oppure non ti interessa sapere se hai comprato una casa abusiva? 🙂

  3. Sappi che sei una portatrice sana di sogni spettacolari. Tra il viaggio in treno Milano Pechino e la casa in Giappone sei contagiosissima 😅😍 ora ho due sogni in più in cui credere , due sogni in più che so che si possono realizzare . Grazie ❤

  4. Ciao! Non ho nessun motivo per dirti "no non è vero qui e là ecc.". Ti dico che sei stata coraggiosa 👏🏼👏🏼👏🏼 e, permettimi, … con una gran bella botta di c..lo! 😂😂 in primis perché la casa che ti piaceva era ancora libera, in secondo luogo perché non ti hanno fregato, in terzo luogo perché avete chiuso la faccenda in poco tempo.
    Una cosa che mi è balzata in testa quando hai detto "Karen era felicissima" è stata:" ti credo, vende subito al 1° inconrro e intasca subito la commissione". Però è vero….esistono anche persone sinceramente felici per i loro clienti!!
    Ti auguro tanta fortuna: che la casa sia stata costruita dopo il 1981, che non abbia mai visto una termite, che i tuoi vicini non siano band di hard rock e …boh
    Tengo le dita incrociate perché tu ottenga i documenti che servono per vivere lì 🤞🏻e attendo i prossimi vlog.
    Ciaooooo

  5. Sono appena tornato dal Giappone e mi è balenata l’idea di comprare casa. Grazie, questo video è molto utile. Ho solo una domanda, come si fa a capire i prezzi? Te li dice l’agenzia oppure li vedi sui siti come Sumo e at home ?

  6. Complimenti davvero per il coraggio e la perseveranza, penso tu abbia realizzato il sogno di tanti italiani che amano il Giappone e la sua cultura! Attendiamo il video tour della casa allora😊 ciaoooo

  7. Ciao , ma per pagare l'elettricità, il gas , tasse varie della casa come si fa? Puoi fare un video dedicato? Grazie ❤

  8. Non é vero che Shui non offre piú questo servizio solo che ti devi iscrivere al suo sito pagare un mensile e da lí poi scrivergli

  9. Vabbè hai comprato una casa ed hai una certa età, ma fare tutti sti versi mentre racconti una cosa normalissima che fanno quasi tutti, era proprio necessario?

  10. Bravissima: l'acquisto di una casa è sempre un buon traguardo a cui giungere, da cui ripartire per andare oltre. Mi sembri molto ben motivata e non sprovveduta, anzi, per la tua età, ti stai muovendo benissimo … e non dirmi che "hai tanti anni" perché sei ancora giovanissima, anzi con la tua mentalità aperta, cordiale e costruttiva, lo sarai sempre! Sono un'appassionata del Giappone e sogno di farci un viaggio, in solitaria, vedrem…. Buon'ogni cosa intanto e Complimenti!

  11. È la prima volta che sento la professione di tour leader, per caso hai fatto un video su come si svolge questo lavoro e come si fa a diventare tour leader?

  12. Ciao Giulia, io voglio fare esattamente la stessa cosa – sarebbe molto interessante poter avere il contatto di Karen! Se riesci a rispondermi sarebbe ottimo!

  13. Stavo scrollando sul tubo e mi sei uscita tu con la tua avventura …. Ti faccio i miei complimenti e sono felice per te …. Fin da bambino sono sempre stato innamorato del Giappone ho avuto ben 2 possibilità di andarci ma è sempre sfumato tutto mannaggia …. Nuovamente auguri per il tuo REGNO 😘😘

  14. Tutto bellissimo ma non sei stata fortunata ad ottenerla, te l'hanno semplicemente appioppata con una elementare strategia di marketing facendoti credere che ci fosse qualcun altro che la voleva 😂
    Gli agenti immobiliari lo fanno in continuazione